La sfida del tunnel transatlantico
Pressione, correnti, eruzioni e terremoti: queste le sfide che gli ingegneri stanno affrontando per progettarlo
Quanti di voi avranno fantasticato sull’ipotesi di un treno super veloce che, in un tunnel, attraversasse l’atlantico e giungesse a New York in poche ore, partendo dalla costa europea?
Sembra che finalmente diversi ingegneri in tutto il mondo stiano pensando seriamente al progetto ed abbiano cominciato a pensare alle problematiche da affrontare, come la pressione sul fondale oceanico di oltre 500 volte superiore a quella di superficie o, come fronteggiare le correnti in mare aperto e le innumerevole eruzioni e i terremoti che ogni giorno avvengono in corrispondenza delle dorsali oceaniche e ad eventuali soluzioni se mai ci possano esserci.
Realtà o Fantascienza? Forse i nostri figli o nipoti potranno vedere realizzato questo sogno. Fatto sta che, se mai si potrà realizzare un progetto simile, dai costi impensabili, avrà similmente le seguenti caratteristiche: un tunnel per la cui costruzione servirebbe l’acciaio prodotto da tutte le industrie del mondo con al suo interno un treno che viaggerebbe alle velocità 8000 Km/h e permetterebbe di arrivare da New York a Parigi in circa un’ora.
Pensate, un giorno, nel pomeriggio, un americano potrebbe prendere un caffè sulla Torre Eiffel, e tornare a casa per cena nella Grande Mela!!