A. Piazzolla
Inutile negarlo, se pensiamo al programma Apollo ci vengono in mente soltanto due cifre: 11 e 13.
Sono i numeri delle missioni spaziali più famose: la prima, la più coraggiosa in assoluto, ha scritto la storia dell’umanità. L’altra invece è ricordata come il più gran fallimento di tutti i tempi. Le altre missioni del programma lunare sembrano quasi obsolete a confronto (senza nulla togliere agli altri dieci uomini che hanno avuto il privilegio di sperimentare il vero “Moon Walk”). Fra queste però, spunta un’altra missione, la 12°, la quale si caratterizza per la presenza extra di astronauti nell’equipaggio.
Volgeva al termine l’anno 1969 (più appropriato di così! Scherza qualcuno..). Il lancio, avvenuto il 14 novembre, ebbe luogo al John F. Kennedy Space Center quattro mesi dopo la storica impresa di Armstrong e Aldrin. L’equipaggio rimase sulla superficie lunare per un totale di 31 ore. La missione, di tipo H, replicava tempi, mezzi e modi dell’allunaggio precedente. Oltre a essere la seconda missione ad aver portato degli esseri umani sulla Luna, è ricordata come la prima missione con a bordo un quarto astronauta. Conrad, Gordon e Bean erano infatti in dolce compagnia della playmate DeDe Lind. Ovviamente Miss agosto 1967 non era presente in carne ed ossa, ma in versione cartacea: un poster attaccato nel retro dell’anta di in un armadietto del modulo di controllo. Il team di riserva, che era composto da piloti dell’aeronautica, fece infatti alcuni scherzi ai membri titolari della missione, tutti piloti della marina. Il primo fu proprio quello di nascondere il poster di una donna nuda.
Sul retro della foto sono ancora evidenti i segni del velcro con i quali fu affissa all’interno dell’anta di un armadietto a bordo della navicella e
repubblica.it repubblica.itrecita: “Ha volato sull’Apollo XII. Richard Gordon CSM” e fu dedicata al pilota del Command/Service Module l’unico che non scese sul suolo lunare durante questa missione. Nulla di rilevante ma il vero scoop consiste nelle istruzioni della missione: sembrerebbe, infatti, che le checklist da polso, cioè librettini indossati dagli astronauti con i promemoria delle operazioni da svolgere, contengano fra le varie pagine anche le fotocopie di foto delle conigliette di Playboy senza veli. Nei libretti da polso sono state inserite alcune vignette umoristiche con dei (prevedibili) giochi di parole su monti e valli, tramite diversi disegnini realizzati di nascosto da Ernie Reyes, il direttore delle operazioni pre-volo della missione.
Quella nella Foto 1 è la prima vignetta umoristica contenuta nel libretto di istruzioni da polso. A sinistra gli astronauti esclamano: “Houston, non ci crederete!” mentre in quella a destra con Leslie Bianchini (Miss January 1969) è indicato il primo compito “Controllare le sue attività”. Lunari si intende.
Step 2: “Non dimenticare di descrivere le protuberanze”. In queste pagine, il compito dall’estrema importanza è accompagnato da Cynthia Myers, (Foto 2, Miss December 1968).
La Playmate nella Foto 3 è Reagan Wilson (Miss October 1967). Non tutte le playmate diventavano famose: molte di loro sono finite nel dimenticatoio; infatti si ricordano principalmente solo coloro elette miss mese e finite quindi sui calendari di Playboy. La scritta recita “Preferita dal tuo compagno di viaggio”.
La foto di Angela Dorian (Foto 4, Miss September 1967) è stata affiancata ai compiti di rilevamento geologico e la scritta recita “Vedi altre colline e valli
Foto 2, octobersky.itinteressanti?”. Dorian, insieme alla bunnygirl Reagan Wilson, furono inserite entrambe nella checklist del comandante Conrad.
L’intera vicenda è stata raccontata per la prima volta da Playboy nel 1994, circa venticinque anni dopo.
Mentre Gordon orbitava a circa 60 miglia marine sopra la superficie della Luna, Conrad e Bean muovevano con cautela nelle loro tute spaziali ingombranti sopra l’Oceano delle Tempeste (The Ocean of Storms). Raccoglievano campioni di roccia sfogliando le loro liste di controllo per verificare l’istruzione successiva.
“Fu allora che la notai! – afferma Conrad – si trattava di Angela Dorian e la scritta recitava Noti altre
Foto 3, aphelis.netcolline e valli interessanti?”
“Erano trascorse circa due ore dalla nostra passeggiata extraveicolare, e così stavo dando una controllata alla checklist quando è balzata fuori la foto di Reagan Wilson.” – racconta Bean – “La didascalia diceva La preferita del tuo compagno.
Mi voltai per mostrarla a Pete e lui fece lo stesso con me. Allora scoppiammo a ridere.
Ma come era potuto succedere? Facile. ‘Faceva parte del gioco’ -spiega Conrad- Usavamo farci degli scherzi fra colleghi. Credo che Dave Scott fu il primo a pensare di fare qualcosa del genere sulle nostre checklists.”
“Era una cosa di famiglia, ” conferma Scott, comandante dell’equipaggio di riserva. “Abbiamo speso un sacco di tempo per vedere dove potevamo inserire qualcosa di divertente. Poi le abbiamo fatte stampare su carta plastificata. ”
Purtroppo, Scott e i suoi colleghi burloni non hanno potuto godere pubblicamente dei frutti della loro bravata.
“Non abbiamo detto nulla mentre eravamo in onda”, dice Bean. “Abbiamo pensato che alcune persone sulla Terra si sarebbero sconvolte se avessero scoperto che avevamo le Playmates di Playboy con noi. Avrebbero detto, Qui è dove finiscono i nostri contributi fiscali?.
“Abbiamo ridacchiato così tanto ” – confessa Conrad – “che la gente ci ha accusato di essere ubriachi o di essere colti da un attacco di follia.”
“Quando siamo tornati a terra,” ricorda Bean, “Conrad ha messo le foto in accesso limitato. Egli non lasciò che venissero distribuite alla stampa e restarono un segreto.”
Le foto, originariamente fotocopie, sono state sviluppate per la prima volta su pellicola nel 1991 al “La Posada Hotel” durante il riesame della missione condotta per il ALSJ per poi essere conservate nelle checklist originali. Le playmates furono fotografate in formato digitale da Ulli Lotzmann il 15 marzo 2001 e rese disponibili sul sito NASA solo nel 2013. Le impronte visibili nelle immagini sono rispettivamente quelle di Conrad e Bean. La storia è stata ricostruita nei minimi dettagli, completa di interviste, da Aphelis.net ma il primo sito web a parlarne è stato RRAuction.com, come specificato su Aphelis a fine inchiesta con un post scriptum dicente: “Pre-certified Scott Cornish and RRAuction COA”. Cinquanta anni fa nello spazio ci si divertiva con poco, ma oggi comportamenti così camerateschi e sessisisti non sarebbero più tollerati dalla Nasa.