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Grafene: dopo la lampadina arriva la bicicletta

Il grafene, materiale del futuro che ha permesso ai suoi due scopritori di meritarsi il premio Nobel ora è pronto per rivoluzionare gli pneumatici da bicicletta

Ruote al grafene

bicieco.it

Abbiamo già avuto modo di parlare del grafene, il materiale del futuro che ha permesso ai suoi due scopritori di meritarsi il premio Nobel. Ma adesso tocca all’Italia e la scommessa di Vittoria potrebbe rivoluzionare gli pneumatici da bicicletta: offre vantaggi sorprendenti nelle prestazioni, nella leggerezza e nella resistenza. Per il materiale del futuro l’UE ha stanziato cifre folli. Vittoria, leader mondiale negli pneumatici per le due ruote ha creato le nuove mescole prodotte in Thailandia che incorporano il rivoluzionario materiale (del tipo G+), rendendo così l’azienda italiana la prima a realizzare gomme di questo genere.

Vittoria G+

Il G+ migliora di gran lunga le prestazioni della gomma rispetto alla mescola tradizionale, la Iso Grip. Si parla di una resistenza al rotolamento che diminuisce del 12%, il che significa un risparmio di 40 secondi in una gara a cronometro di 50 km. Migliorata anche la resistenza degli pneumatici alle forature e agli intagli, così come resistenza e flessibilità della struttura delle ruote, la riduzione della temperatura in frenata, la rigidezza laterale e la riduzione del peso. Vittoria ha ingaggiato una società costituita appositamente per lo studio dei materiali: la Directa Plus alla guida dell’ing Giulio Cesareo. Il grafene è un materiale molto particolare. E’ bidimensionale perché è costituito da un singolo strato di atomi di carbonio con caratteristiche eccezionali: estensibile, flessibile e impermeabile. Può essere applicato ovunque.

Giulio Cesareo

“Sulle ruote, ad esempio, permette di contenere molto il riscaldamento della pista frenante del cerchio: è stato calcolato il 20 per cento in meno e permette anche di ridurre il peso anche se in Vittoria, in questo momento, non si sono rivolti a questa caratteristica nelle definizione delle ruote. La leggerezza, casomai, ne è una conseguenza” – dichiara l’Ing. Cesareo a cyclinside.com. “La sua lavorazione è molto particolare – spiega – vengono utilizzati una sorta di giganteschi forni a microonde. Si possono costruire pneumatici ‘intelligenti’ perché, a seconda dell’uso, gli atomi si dispongono in maniera ottimale. I fogli di grafene sono degli additivi più efficienti del ‘Carbon Black’ perché si dispongono lungo il verso di rotolamento della gomma dandole scorrevolezza. Al tempo stesso in frenata e in curva aumentano la tenuta, il foglietto di grafene ruota con la gomma, con risultati quindi non in contrasto con la scorrevolezza”.

Il top di gamma sono le ruote Qurano, disponibili con diversi profili: 46-42 millimetri, 1.298 grammi di peso al “modico” prezzo di 1.450,00 euro. Per i più esigenti ecco di seguito il catalogo completo :