Chi di noi non ha ricercato un indirizzo o un luogo, andandolo poi a “visitare” con streetview di Google Maps? La visuale a 360°, con la possibilità di guardarsi intorno ed in ogni direzione, ci ha affascinati sin da subito. Di recente, solo da qualche mese, sono stati realizzati e pubblicati sul web anche alcuni video a 360°. Il supporto, implementato da YouTube, è valido per dispositivi Android, ma non ancora per Apple iOS. Gli sviluppatori hanno assicurato che in breve tempo anche questi ultimi potranno godere di questa innovazione tecnologica e di realtà virtuale.
La possibilità di vivere un’esperienza, ancor più realistica di quanto le tecnologie del XXI secolo non siano già in grado di consentire, sta letteralmente contagiando gli internauti e i maggiori appassionati di tecnologia.
Passiamo ora ad analizzare più nel dettaglio l’innovazione di cui stiamo parlando. Cosa si intende per video registrato e, quindi, riproducibile con campo visivo a 360°? Un video a 360° è una registrazione eseguita con l’ausilio di apparecchiature che possiamo definire senza timore rivoluzionarie nel campo della riproduzione visiva come le videocamere Ricoh Theta, Kodak Pixpro SP360, Bublcam, Giroptic 360cam e IC Real Tech Allie. La principale caratteristiche di queste ultime consiste nel riuscire a “catturare” l’intero campo di osservazione intorno all’obiettivo.
Per caricare su YouTube i video così elaborati è al momento richiesta la compilazione di uno specifico codice, ma siamo sicuri che a breve – contestualmente alla maggiore diffusione sul mercato delle apparecchiature necessarie alla realizzazione di questi video – il procedimento sarà semplificato e reso automatico.
La fruizione dei video è consentita sia ai possessori di computer (utilizzando il mouse direttamente sulle immagini riprodotte), sia ai possessori di smartphone o tablet (sfruttando accelerometro e giroscopio).
Sotto un aspetto più tecnico, in questa prima fase, YouTube supporta i video a 360 gradi con 24, 25 o 30 fotogrammi al secondo. Presto saranno supportate frequenze di fotogrammi più elevate e, di conseguenza, con una risoluzione superiore.