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Abbiamo già parlato spesso di robot umanoidi: dal piccolo iCub capace di apprendere dal mondo esterno, a Han il robot dal volto umano, passando per nanorobot umanoidi a DNA. Un’altra innovazione in questo campo è visibile dal 20 aprile: i clienti che visiteranno un centro commerciale di Tokyo saranno accolti da una particolare receptionist. Si tratta di un robot umanoide dai tratti di una donna giapponese di circa 32 anni.
Si chiama ChihiraAico, ed è un realistico robot androide costruito da Toshiba ed è in grado di parlare, cantare, gesticolare e piangere.
Quando i visitatori entrano nel grande magazzino Mitsukoshi di Nihombashi, il robot è pronto a salutarli in giapponese e guidarli ai diversi piani dell’edificio per individuare i prodotti che vogliono acquistare.
Finora, ChihiraAico è stata programmata per comunicare in giapponese, coreano, cinese, inglese e con la lingua dei segni giapponese ed è stata progettata per promuovere “una comunicazione efficace tra gli essere umani e non umani”.
Come spiegato da Toshiba, il robot contiene 43 motori che gli permettono di muoversi e dispone anche di tecnologia sviluppata dall’esperto giapponese di robotica Hiroshi Ishiguro, professore presso il Dipartimento di Sistemi di Innovazione della Osaka University che sviluppa robot da oltre 20 anni.
Ishiguro è un pioniere nel suo campo e, a giugno del 2014, ha presentato Otonaroid e Kodomoroid -due androidi: un adulto e una bambina- presso il Museo Nazionale della Scienza Emergente e dell’Innovazione (Miraikan) a Tokyo.
Toshiba ha duramente lavorato alla tecnologia che consente di sincronizzare i movimenti del corpo di ChihiraAico (labbra e mascella e gesti) con la sua voce. Con la ricerca e la tecnologia di Ishiguro sarà possibile fare ulteriori grandissimi passi in avanti nel campo della robotica umanoide.
Abbiamo scelto un aspetto e dei movimenti molto realistici, che possono essere utilizzati per il settore dei servizi -spiega Hitoshi Tokuda, responsabile del marketing per la divisione sviluppo business di Toshiba-. Abbiamo in programma, inoltre, di estendere la nostra tecnologia affinchè il robot possa rispondere automaticamente alle richieste dei clienti. Una futura applicazione sarà quella di assistenza per le persone anziane affette da demenza.