In Liguria, lungo le coste del comune di Noli, è nato l’Orto di Nemo, meglio conosciuto ai media come “Nemo’s Garden“: qui basilico e lattuga crescono a 6-8 metri di profondità. Si tratta di un esperimento italiano che sta facendo il giro del mondo.
L’idea è di Sergio Gamberini, presidente di Ocean Reef Group (azienda famigliare specializzata in attrezzature e servizi per i sub) ha capito che sott’acqua ci sono condizioni molto favorevoli all’agricoltura: temperatura costante, umidità sufficientemente alta, insetti e parassiti assenti motivo per cui si possono evitare pesticidi. Si coltiverà grazie alle biosfere, strutture in pvc trasparente, gonfiate con aria compressa e ancorate al fondale. Dopo aver trascorso due anni in sperimentazioni e preparativi, l’Orto di Nemo è sorto con cinque biosfere che assicurano una temperatura costante di circa 26 gradi centigradi con un tasso di umidità dell’83% e alte concentrazioni di anidride carbonica: con queste condizioni si favorisce moltissimo lo sviluppo delle piante.Dopo quattro anni di attività l’Orto di Nemo produce un raccolto che ancora non viene commercializzato. Granchi e polpi hanno fatto visita alle biosfere ma senza danneggiare il raccolto. I cavallucci marini hanno preferito le biosfere per creare, al di sotto di esse, l’allevamento dei piccoli. L’orto di Nemo non ha affatto avuto un impatto negativo sull’ecosistema marino ma bensì si è instaurato al suo interno senza danneggiarne flora e fauna. Ocean Reef Group, che possiede il brevetto dell’Orto di Nemo, vuole proseguire la sperimentazione e migliorare il progetto: al momento sta coltivando anche fragole, piselli e funghi. Tutte le info sono su Nemo’s Garden.
Ecco i sub al lavoro, impegnati durante la costruzione delle biosfere: