Ci siamo quasi, manca davvero poco. Dopo un viaggio durato nove lunghi anni, la sonda New Horizons sorvolerà l’ex pianeta Plutone prima di proseguire la sua avventura ai confini del sistema solare. Ce ne ha dato un primo anticipo lo scorso venerdì, fotografando Plutone e Caronte (prima foto che inquadra il planetoide con il suo satellite) dalla distanza di 6MLN di chilometri, grazie alla fotocamera LORRI. Due mondi ghiacciati che ruotano attorno al loro centro di gravità in comune come un fratello maggiore che tiene per mano la sorellina più piccola. In realtà anche se gli scienziati ritengono che si siano formati dallo stesso blocco di materia spezzata da una collisione cosmica miliardi di anni fa, non sembrano mostrare legame di parentela: due estranei, così li definisce NASA. Questa è la prima deduzione dovuta alle analisi di New Horizons in fase di Approaching.
Ad appoggiare questa tesi ci sono le foto scattate dal dispositivo LORRI lo scorso mese e il primo esame spettroscopico: mostrano infatti l’avanzato avvicinamento della sonda al pianeta nano. Plutone presenta chiazze chiare e scure sull’intera superficie. Caronte invece mostra chiaramente la regione polare in contrasto col terreno grigio chiaro sparso uniformemente su tutto il suolo.
I materiali riconosciuti con la spettroscopia su Plutone sono azoto, metano e monossido di carbonio i quali sembrano mancare del tutto su Caronte che rivela solamente ammoniaca e acqua. Mentre Plutone è avvolto in un’atmosfera consistente, il suo satellite sembra non possederne, o comunque di consistenza notevolmente inferiore.
L’Interno è senz’altro roccioso per il primo, mentre in parti uguali di roccia e ghiaccio per Caronte. Quest’ultimo possiede un diametro di 1200 chil0metri, quasi la metà di Plutone e questa caratteristica fa di Caronte la luna più grande di tutto il Sistema Solare, in relazione al pianeta attorno cui orbita. Continueremo a seguire e ad aggiornarvi sull’avventura cosmica più affascinante dell’anno.
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