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New Horizons non perde tempo e non tarda affatto a farci pervenire le prime analisi del pianeta nano più famoso di sempre. Plutone ha diverse catene montuose alte circa 3.500 metri, recentemente formatesi nella zone equatoriale. La piccola luna Idra, invece, misura 43 chilometri per 33, è composta prevalentemente da acqua ghiacciata. Caronte, il satellite maggiore, ha invece una superficie geologicamente giovane, segnata da crateri e da un canyon profondo quasi 9 chilometri.
Nel bordo inferiore del “cuore“, la famosa macchia che ha fatto innamorare tutti, ci sono le montagne più alte, ghiacciai alti 3.500 metri, mentre nella superficie giovane osservata durante il sorvolo ravvicinato pare ci sia attività vulcanica piuttosto attiva, ma a differenza dei vulcani terrestri che eruttano lava, quelli di Plutone eruttano ghiaccio, azoto, metano e monossido di carbonio (noti come criovulcani). Secondo New Horizons, la densità di Plutone è di due grammi per centimetro cubo (mentre quella del ghiaccio è di un grammo per centimetro cubo), stando a questi dati si ipotizza che il pianeta nano possegga un nucleo roccioso circondato da un mantello di ghiaccio d’acqua miscelato ad azoto, metano e monossido di carbonio, formando così una crosta esterna ghiacciata: gli elementi interni raggiungono la superficie grazie all’attività vulcanica, come spiegato poco fa, ringiovanendo la superficie. Solitamente questo tipo di vulcani sono alimentati da una sorgente di calore interna, ad esempio elementi radioattivi presenti nel mantello che decadendo e rilasciano calore, la cui pressione genera poi un vulcano.
Caronte mostra una grande zona nera nell’emisfero settentrionale ed anche svariati crateri d’impatto. Affascinante è invece una montagna che siede in un fossato. “Questa nuova immagine ingradita di un’area di Caronte – commenta la NASA con un post su Facebook – ci dà un’anteprima di come apparirà la superficie della luna più grande di Plutone nei prossimi primi piani. Siamo entusiasti di ricevere versioni più nitide di questa zona, in modo che possiamo studiare quello che sembra essere una grande montagna che si siede in un fossato.”
La grande macchia a forma di cuore è uno dei target principali di New Horizons: una composizione piuttosto brillante con quattro grandi macchie scure, ognuna grande quanto lo stato americano del Missouri, e poste alla stessa distanza fra loro. Le strutture corrono lungo l’equatore e potrebbero essere altipiani o pianure, oppure variazioni di luminosità su una superficie completamente liscia. La sonda avrà modo di studiare in dettagli anche le lune del planetoide. Intanto il fenomeno impazza nel web divenendo così l’evento astronomico più condiviso sui social network. Dopo il doodle di Google, anche la Nasa celebra l’evento pubblicando su Facebook un filmato in cui si mostrano le riprese fotografiche del pianeta, le quali migliorano anno dopo anno, sino alla prima foto nitida scattata giorni fa da New Horizons: