Questi “dischi” immortalati dall’obiettivo del norvegese, non sono altro che vecchie padelle usurate, quelle che graffiamo con forchette e altri utensili mentre cerchiamo di preparare un piatto delizioso. Quei graffi, che hanno dato l’illuminazione a Jonassen, sono molto simili ai profondi solchi che notiamo sulle superfici dei pianeti, dovuti ad eventi geomorfologici o ad impatti con altri corpi celesti come meteoriti e asteroidi. L’idea gli è venuta quando era uno studente e condivideva una casa con altri ragazzi in Australia: “Gli utensili da cucina erano ammassati in modo disordinato – racconta lui – e mi affascinava osservare come la vita di tutti i giorni emergesse dal metallo delle pentole, graffio dopo graffio dovuti al loro utilizzo quotidiano”.
Per lui la similitudine fra le vecchie stoviglie e i corpi celesti non è affatto una casualità: “Volevo creare una connessione tra i piccoli segni che lasciamo ogni giorno e l’impatto che questi hanno a lungo termine – ha dichiarato nel corso di un’intervista rilasciata a Good – Mi preoccupo molto del modo in cui “trattiamo” il nostro pianeta”. Per realizzare questo progetto Jonassen ha chiesto la collaborazione ad amici e parenti così tutti quanti hanno rovistato nelle loro cucine, alla ricerca della padella “giusta”.
Siete riusciti a capire qual è Europa? La colorazione tipica sulla sua superficie luminosa la rende inconfondibile. Sembra di vedere una padella sporca dopo averla utilizzata per cuocere della carne. Infatti, nel dicembre del 2013 la NASA individuò sulla crosta di Europa alcuni minerali argillosi, più precisamente, fillosilicati, che spesso sono associati a materiale organico. I fillosilicati sono: Magnesio (Mg), Calcio (Ca), Sodio (Na), Potassio (K), Ferro (Fe) e Alluminio (Al), tutti elementi già presenti nel nostro corpo e che spesso e volentieri ci troviamo a cuocere sui fornelli. La caratteristica più notevole della sua superficie è una serie di striature scure che attraversano, incrociandosi tra di loro, l’intero satellite. Potrebbero essere stati prodotti da una serie di eruzioni vulcaniche di acqua o geyser quando la superficie di Europa si allarga scoprendo gli strati più caldi sepolti. L’effetto è simile a quello visibile nelle dorsali oceaniche terrestri. Si pensa anche che queste numerose fratture siano state provocate in buona parte dagli stress gravitazionali esercitati da Giove. Europa è la prima a sinistra, della seconda riga.