Questa è la storia di Alice Zantedeschi, ventiseienne ex studentessa di moda del Politecnico di Milano che, combinando polvere di pietra a organza, lycra o lana, migliora l’estetica di un capo d’abbigliamento. La polvere conferisce al tessuto ombreggiature e sfumature di un timido rosa pallido dovuto al colore del Marmo Rosa del Garda: una colorazione del tutto naturale senza l’ausilio di coloranti artificiali. Alice ha realizzato ben cinque prototipi, due cappotti e tre impermeabili. Lo scorso anno è stata invitata al Carrara Marble Weeks e alla fiera Marmomacc venendo selezionata per il programma di finanziamento di startup ImpresaxImpresa di Confindustria Verona, dove il suo progetto – Veromarmo – è stato scelto tra duecento progetti candidati.
La scelta di utilizzare il marmo per rappresentare Verona, la città di Romeo e Giulietta, è senz’altro molto originale. Com’è nato il progetto Veromarmo?
Veromarmo è nato come progetto di tesi magistrale presso il Politecnico di Milano, facoltà di Design per il Sistema Moda. Volevo che il progetto fosse legato alla mia città di origine e soprattutto cercare un nuovo modo di comunicare questo territorio attraverso la moda. Dopo una analisi oggettiva e qualitativa della città, sotto aspetti vari come geografia, popolazione, stili di vita, economia, ecc mi sono accorta che gli elementi che caratterizzavano maggiormente la città erano: Romeo e Giulietta, Lirica, Vino e Marmo. Quest’ultimo è il meno immediato quando si pensa alla città, e per questa ragione ho iniziato a percorrere proprio questa strada.
Prima di trovare la via giusta ci sono state molte prove e test, i primissimi a casa, con diversi tipi di resine e differenti tipologie e grandezze di marmo. In seguito grazie alla collaborazione delle aziende Vagotex di Verona e Ferrari di Brescia siamo riusciti a mescolare la polvere di marmo con la corretta tipologia di resina a supporto. Il materiale è coperto da brevetto.
Il tipo di processo chimico, a cui viene sottoposto il capo di abbigliamento, può rivelarsi dannoso per la salute?
Dopo questa esperienza quali sono i tuoi progetti per il futuro? Pensi che la tua idea troverà spazio sul mercato?