Il bracciale che misura la suspense: testato alla prima di The Revenant

Ognuno di noi ha visto nella propria vita un film che lo ha tenuto incollato alla sedia, con il fiato sospeso, con il cuore che batte all’impazzata in alcune scene. Adesso grazie ad una nuova tecnologia indossabile, Hollywood ha la capacità di dimostrare quanto un film sia realmente coinvolgente. Infatti nei giorni scorsi la 20 Century Fox, uno degli studi cinematografici più importanti al mondo, ha annunciato di aver distribuito un bracciale indossabile a più di 100 persone che assistevano alla prima americana di The Revenant, ultimo film di Alejandro González Iñárritu candidato a 12 premi Oscar con protagonista Leonardo DiCaprio.

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©Lightwave

Questo bracciale ha la capacità di misurare per 10 volte al secondo la frequenza cardiaca, l’umidità della pelle, i movimenti e i rantoli udibili, e durante la prima di The Revenant ha fornito dati rassicuranti per il regista messicano; infatti la Fox ha rilevato che ci sono stati ben 14 momenti di vero e proprio cardiopalma, in cui si sono misurati significativi salti nella frequenza cardiaca della gente e 9 momenti di sorpresa. Mentre per 4.716 secondi, il pubblico è rimasto concentrato e immobile sulle poltrone, con il fiato sospeso. Inoltre, per 15 volte è stato registrata l’attivazione del meccanismo di “lotta o fuggi (fight or flight)..

George Dewey, vice presidente della Fox, è convinto che questi dati possano andare a completare i sondaggi scritti e le recensioni sparse per il mondo. Infatti questa tecnologia potrebbe fungere da “macchina della verità”, andando a spegnere tutti quei pettegolezzi e quelle critiche gratuite che seguono l’uscita di un film importante. “Questo è un modo puro per misurare individualmente la risposta del pubblico” afferma Dewey.

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I sensori che sono stati usati sono piccoli, facilmente indossabili, leggeri e meno costosi, e stanno iniziando ad avere un buon riscontro anche sul mercato. Infatti la Lightwave Inc., l’azienda che ha fornito i sensori per i test della Fox, ha optato per comodi braccialetti non invadenti per evitare la cosiddetta “sindrome da camice bianco”, cioè un temporaneo innalzamento dei valori della pressione oltre la norma che si manifesta solo in determinate circostanze, come quando le persone sono consapevoli di essere testate. “I partecipanti si sentivano come se stessero semplicemente andando a vedere un film” ha affermato Rana June, CEO di Lightwave.

Per il momento la Fox prevede di usare questa tecnologia solo a scopo di marketing, per evidenziare quali sono le scene che provocano una reazione speciale nelle persone. Ma il regista di The Revenant Alejandro Inarritu ha potuto visionare i risultati e ne è rimasto molto colpito. Che possa essere anche l’inizio di un nuovo modo di fare film, in cui il regista, consapevole della sincera reazione del pubblico in alcune scene, potrebbe decidere di eliminarle o rifarle?

Ma nel caso di The Revenant, Inarritu può stare tranquillo, non c’è assolutamente niente da eliminare.

telegraph.co.uk

Scritto da Massimiliano Russo in collaborazione con Raffaele Salvemini

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Massimiliano Russo