Rinnovo tecnologico: i dispositivi destinati a scomparire
Da qui ai prossimi anni possiamo solo fare ipotesi su quali risultati e prodotti sempre più avanzati ci porterà il progresso tecnologico. Di sicuro però sappiamo quali sono le tecnologie destinate ad essere rimpiazzate nei prossimi anni
Fino a non molto tempo fa la nostra tecnologia era piuttosto obsoleta: i nostri orologi da polso segnavano soltanto l’ora, l’iPad era ancora una novità, film e serie televisive venivano mandate in onda sui canali tradizionali e le nostre TV o dispositivi mobili non erano connessi ad internet. Ascoltavamo musica ancora con i lettori mp3 o con l’iPod, scattavamo fotografie con le macchine fotografiche compatte e in auto ci affidavamo ancora ai navigatori satellitari. Veniamo al 2016 e ci rendiamo conto che tutto è cambiato tutto. Da qui ai prossimi anni possiamo solo fare ipotesi su quali risultati e prodotti sempre più avanzati ci porterà il progresso tecnologico. Quello che possiamo affermare con certezza è l’elenco di tecnologie destinate ad essere rimpiazzate nei prossimi 5 anni.
In primis troviamo assegni, contanti e carte di credito. Ben presto Apple Pay e Android Pay sbarcheranno in tutti i paesi e anche l’Italia si ritroverà a che fare con i pagamenti con sistema NFC attraverso lo smartphone. I pagamenti digitali rimpiazzeranno gli assegni (il cui utilizzo è calato del 57% dal 2000 al 2012 secondo la Federal Reserve degli Stati Uniti) e il contante. Il mondo digitale renderà inutili anche gli sportelli bancomat e le carte di credito. Quante volte abbiamo regalato portafogli ai nostri amici? Non lo faremo più: il futuro sarà il portafoglio digitale.
Altra tecnologia a rischio è la chiavetta USB. Il successo dei servizi come iCloud, Dropbox, Google Drive e OneDrive stanno facendo crollare lentamente il mercato dei dispositivi di archiviazione senza contare che la diffusione dei dispositivi mobili ha reso superfluo l’utilizzo delle vecchie chiavette Usb.
Se pensavate che la password fosse una trovata non rimpiazzabile sbagliavate di grosso. Le statistiche suggeriscono che una persona in media ha 19 account protetti da password: spesso viene utilizzata la stessa password per ragioni di comodità con il rischio però di essere esposti ad attacchi informatici. Non molto tempo fa Google ha testato un nuovo metodo per accedere ai propri servizi, utilizzando soltanto indirizzo mail e lo smartphone: il sistema invierà una notifica sul cellulare via sms e sarà sufficiente un tap sullo schermo per confermare la propria identità. Il futuro però è l’identificazione tramite impronte digitali e riconoscimento facciale.
Gran trovata quella del telecomando che ben presto andrà in pensione grazie all’Internet of Things. Lo smartphone controllerà tutti i dispositivi domestici: lavatrice, tv, termostato, persino lasciare che il frigorifero acquisti ciò che ci manca al nostro posto.
Diremo addio al vecchio classico di stampante e fogli di carta e la natura ci ringrazierà. Contratti e documenti, finora obbligatori da stampare, diventeranno online grazie al mondo digitale e nel cloud. Molte aziende del mondo commerciale e finanziario stanno già testando politiche simili. Ben presto il sistema diventerà sempre più diffuso.