Due coniugi entrano in un fast food e si imbattono in una cameriera nevrastenica che, con tono sempre più insistente e fastidioso, propone loro pietanze esclusivamente a base di carne SPAM: “uova e SPAM”, “uova, bacon e SPAM”, “uova, bacon, salsiccia e SPAM”, e così via. Con questo sketch degli anni Settanta, i Monty Python, noto gruppo di attori comici inglesi, intendeva ridicolizzare e denunciare con umorismo tutto britannico l’invasiva e martellante campagna pubblicitaria lanciata dalla “Hormel Food Corporation“, casa produttrice americana della carne in scatola SPAM. In realtà SPAM è un acronimo: la fonte originale del nome potrebbe essere “Shoulder of Pork And haM” (“spalla di maiale e prosciutto”) o “SPiced hAM” (“prosciutto aromatizzato”) o ancora “Specially Processed Army Meat” (“carne per l’esercito fabbricata in modo speciale”) dal momento che, durante la seconda guerra mondiale, nell’ambito delle politiche di razionamento militare, lo SPAM era uno dei pochi cibi sempre disponibili. Da qui l’origine del termine “spam” per indicare un messaggio pubblicitario ricevuto tramite e-mail insistente e indesiderato.