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Nikola Tesla: molto più che un genio

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Nikola Tesla, veniva alla “luce” il 10 luglio del 1856, in quella che oggi è chiamata Croazia. Il suo essere scienziato al quanto eclettico e performante, contribuiva a rendere come unico obiettivo della sua ricerca, quello di mirare ad un cambiamento del mondo riuscendo a sviluppare in particolar modo il suo lavoro riguardante la corrente alternata.

Purtroppo negli ultimi tempi la sua anima è stata oggetto di un aumento di fama e celebrità dovuta al coinvolgimento in teorie cosi astruse e vittime di complotto, che ribaltano la sua professionale figura, attribuendogli oltremodo invenzioni mai esistite, come il famoso “Raggio della Morte” destinato per scopi militari da parte dell’esercito statunitense.

Egli di certo continua ad essere sempre apprezzato e ricordato, la sua vita è stata da esempio per molti ricercatori di quel tempo,  poiché ha da sempre fatto dell’umiltà la sua scelta di vita, scelse di vivere investendo tutti i suoi soldi in continua ricerca e privandosi di qualsiasi risparmio per una vita molto più agiata.

Celebri manoscritti riportano che in un certo senso il fato lo avrebbe battezzato fin dalla nascita come “figlio della luce”, nonostante venne al mondo durante una notte oscura ed avvolta da temporali. Nacque da genitori serbi, ma ai tempi della sua nascita il villaggio di Smiljan era sotto impero austriaco, infatti egli ci rimase fino al 1891 per poi ottenere cittadinanza statunitense. Come citato pocanzi tale villaggio oggi appartiene alla Croazia, e di certo ogni cittadino, avverte quasi come “proprietà” la persona di Tesla, tanto da aver dedicato al genio circa 128 strade e piazze e ritenendo il suo onomastico cosi importante da occupare i primi posti della classifica toponomastica.

Il suo essere genio lo condusse a imparare otto lingue, un poliglotta per eccellenza della storia, infatti  oltre a conoscere il serbo-croato e l’inglese, l’inventore era in grado di parlare tedesco, francese, ceco, ungherese, italiano e latino. Incontrò nella sua vita un noto imprenditore di nome George Westinghouse, che acquistò i suoi brevetti per il suo motore a corrente alternata per circa 60.000 dollari, ed il primo scioccante assegno destinato allo scienziato riportava un valore a sei zeri, riconducibile a circa 12 milioni di dollari, titolo che il genio rifiutò sotto consiglio di Westinghouse che oltre ad essere un ottimo imprenditore era un suo fidatissimo amico.

A differenza del buon Thomas Edison, il quale si conquistò da ottimo americano l’antipatia del ricercatore, a causa di una promessa di compenso economico che gli avrebbe riconosciuto qualora avesse reso più efficiente il generatore a corrente diretta; riuscito nell’ impresa, Tesla ebbe solo un riconoscimento di appena 28 dollari a settimana a differenza dei 50.000 promessi. Qualche volta anche l’abile mente di Nikola Tesla inciampava in errori, come quello di essere convinto che non potessero esistere della particelle subatomiche o che potessero esistere elettroni in grado di creare una carica negativa. Sosteneva oltretutto che gli atomi fossero del tutto immutabili e non soggetti ad alcuna divisione.

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Meritatamente ricordato

Molto spesso si sente la classica frase : “Tesla è un genio dimenticato”, beh, direi proprio che molti eventi e diversi strumenti ci fanno ribaltare questa affermazione, iniziando dall’unità di misura del campo magnetico (T) da Tesla, ribadita (“n- volte”) dagli studenti di tutto il mondo, il “Nikola Tesla Award”, premio di grande prestigio, dato alle grandi menti che forniscono un contributo singolare alla generazione e utilizzo dell’energia elettrica.
La Tesla Motors, celebre azienda californiana per la produzione delle sue auto elettriche di gran lusso, l’aeroporto di Belgrado e per poi proseguire con le diverse statue, busti e targhe presenti in tutto il mondo e dedicate alla sua memoria. Insieme alla scelta di vita, di non navigare nell’oro , scelse anche di non sposarsi mai, sosteneva che le relazioni di coppia potevano deviarlo nelle sue capacità scientifiche. Era un uomo abbastanza affascinante e si curava di mantenersi in perfetto stile signorile, e di certo ciò colpiva molto le donne, oltre che per la sua grande mente. Quando la sua età si fece abbastanza matura, confidò ad un giornalista americano durante un’intervista, che forse aveva sacrificato troppo la sua vita non sposando una donna, scegliendo invece di giurare amore eterno alla sua  “sposa-scienza” .