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Terra Piatta: origini della “favola”

Valerio Massimo diceva: “Non c’è mai limite al peggio”. Mai frase fu più azzeccata. Se avete creduto che la teoria delle famose “scie chimiche” fosse la peggior disinformazione esistente sul web, dovrete ricredervi. L’ultima teoria vagante, infatti, è la seguente: la Terra è piatta.

Come per le scie chimiche, anche questa teoria ha una sua particolare storia che trova le sue origini nella “moderna “Flat Earth Society”.

 

Samuel Rowbotham
Samuel Rowbotham

Temporalmente parlando, siamo situati nel 19esimo secolo, esattamente quando Samuel Rowbotham decise di pubblicare il suo libro Zetetic Astronomy: Earth Not a Globe, il primo libro che cominciò a (dis)informare molte persone, portandole a pensare che la Terra fosse piatta a dispetto di tutte le teorie fino a quel periodo formulate.

Rowbotham, per il suo “esperimento”,  era solito utilizzare un canale di drenaggio lungo circa 9 chilometri e mezzo nei pressi dell’Old Bedford River per dimostrare che la Terra è piatta—se fosse stata sferica, diceva Rowbotham, le barche localizzate all’altra estremità del canale non sarebbero risultate visibili per via della curvatura terrestre.

 

Alfred Russel Wallace
Alfred Russel Wallace

Le affermazioni di Rowbotham vennero smentite da un geometra, Alfred Russel Wallace, che si guadagnò la ricompensa di 500£ messa in palio dai sostenitori della Terra piatta, per dimostrare che la Terra fosse sferica.

Il canale citato da Rowbotham divenne il palcoscenico della dimostrazione di Wallace che sfruttava un telescopio, un telo e due dischi rossi come punti di riferimento, secondo quanto raccontato dallo Scientific American. Wallace, attraverso l’uso delle principali leggi fisiche, riuscì a confutare il precedente esperimento attuato da Rowbotham: il passo fondamentale fu quello di spostare la linea di vista a 13 piedi (circa 4m) in modo da evitare il fenomeno di rifrazione atmosferica. Nonostante l’esperimento di Wallace avesse avuto successo, i “terrapiattisti” restarono convinti che i risultati dessero ragione a loro. Wallace ricordò l’esperienza definendola “l’episodio più increscioso della mia vita”, infatti dopo aver ricevuto numerose minacce di morte da parte di John Hampden fu lui a chiamare Wallace per verificare l’esperimento di Rowbotham, credendo che avrebbe dato ragione alla teoria della Terra piatta – fu costretto a rinunciare alla ricompensa.

Diagramma dell'esperimento di Rowbotham, apparso nel suo libro "Earth not a globe"
Diagramma dell’esperimento di Rowbotham, apparso nel suo libro “Earth not a globe”

 

La revisione dell'esperimento di Rowbotham attuato da Wallace
La revisione dell’esperimento di Rowbotham attuato da Wallace

Dopo la morte di Rowbotham, la sua causa venne portata avanti da Lady Elizabeth Blount che costituì la Universal Zetetic Society“Zetetic” deriva da un verbo greco che vuol dire “cercare”. Si trattava fondamentalmente di un club i cui membri erano accomunati dalla convinzione che la Terra fosse piatta e in cui si pubblicavano testi mirati a diffondere questa idea.

Dopo l’uscita di scena della Blount, le tracce del movimento si sono perse fino a quando, intorno alla metà del Ventesimo secolo, l’inglese Samuel Shenton e l’americano Charles K. Johnson lo hanno riportato in vita sotto la ragione sociale di The Flat Earth Society, ancora esistente. Il loro sito web descrive Johnson come un leader particolarmente carismatico che è riuscito ad ingrossare le fila del gruppo (il quale, sotto la sua direzione, ha raggiunto i 3.000 membri. L’elenco online degli iscritti attuali, invece, non supera i 554 nomi. Forse il resto è caduto oltre il bordo della Terra?)

Viene da chiedersi perché questa credenza sia sopravvissuta. Quando, nel 2014, vennero intervistati alcuni sostenitori della terra piatta, questi avevano chiarito che si fidavano più di quanto “percepito dai loro sensi” che di qualsiasi teoria scientifica. Un esempio di questa loro ossessione possiamo riscontrarlo in un famoso episodio che ha come protagonista lo stesso Johnson, a seguito di un suo articolo su Science Digest nel 1980. Il suo articolo venne criticato sotto molti punti di vista, e la risposta del suo giornale fu unicamente: «Se la Terra è una sfera, allora la superficie di una grande massa d’acqua deve essere curva. Johnson ha controllato le superfici dei laghi Tahoe e Salton senza trovare alcuna curvatura».

Il compito dei prossimi articoli di Close-up Engineering sarà proprio quello di mostrare che i sensi non possono intervenire in molteplici situazioni e, soprattutto, non possono rappresentare un valido strumento scientifico di ricerca e sviluppo teorie. I nostri prossimi articoli prenderanno le diverse prove a favore della Terra piatta, certificandone la falsità. Il nostro compito è sempre portare INFORMAZIONE lì dove è dominante la DISINFORMAZIONE.