“I vaccini causano l’autismo e contengono sostanze nocive per la salute e pericolose per il sistema immunitario. Chi non si vaccina si ammala molto meno rispetto a chi si è vaccinato”. Queste sono solo alcune delle bufale più diffuse sui vaccini: bufale si, perché non esiste alcun legame causale tra vaccini e autismo. Chi lo dice? La scienza, diremmo generalmente, ma se vogliamo essere precisi e più rassicuranti nei confronti dei lettori, abbiamo il dovere di dire che lo ha stabilito l’Organizzazione Mondiale della Sanità da ben 12 anni a questa parte e non solo; lo hanno ribadito di seguito tutte le ricerche, analisi e meta-analisi effettuate negli anni successivi.
“Questo però non basta a rassicurare le numerose mamme che, diffidenti, non vaccinano esponendo non solo i propri figli a malattie pericolose ma anche l’intera comunità: una società non vaccinata è una società debole, facilmente debellabile dai virus. La scienza ha dimostrato che i vaccini sono sicuri, sono efficaci, sono utili, rinforzano il sistema immunitario, rendono la comunità più forte, non causano l’autismo o altre malattie e non sono un complotto delle multinazionali del farmaco. Questi sono i fatti. Il resto è un’opinione” – ne parliamo con Roberto Burioni, medico e professore ordinario di microbiologia e virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano che di recente ha pubblicato il libro “Il vaccino non è un’opinione: le vaccinazioni spiegate a chi proprio non le vuole capire”, edito da Mondadori.
Fra le tante opinioni infondate sui vaccini ne troviamo due esemplari:
– Sui foglietti illustrativi dei vaccini c’è scritto ‘causano autismo’:
Nulla di più falso. I foglietti illustrativi sono disponibili pubblicamente sul sito dell’AIFA e non c’è scritto nulla di neanche lontanamente simile.
– I vaccini contengono particelle metalliche dannose come il mercurio:
Chi ha affermato questo, dopo aver effettuato alcuni “studi” non ha pubblicato alcuna prova scientifica a carico: non è presente alcuna pubblicazione sull’argomento. Il mercurio era utilizzato in passato come conservante, un valido esempio sono i liquidi delle lenti a contatto. È stato dimostrato essere innocuo, ma è stato eliminato da una quindicina d’anni per lo stesso motivo per cui non c’è nelle lenti a contatto: se uso le lenti a contatto “usa e getta” non ho bisogno del conservante. I vaccini, analogamente, sono tutti monodose e quindi il mercurio non c’è più.
Lasciare la parola al “medico-papà” che, nel suo libro, smaschera bufale e pregiudizi legati al mondo della vaccinazione.