Basta bufale! Facebook attiva il sistema di verifica
Facebook lancia il sistema di verifica delle bufale: un triangolo rosso segnalerà le notizie false bollandole come “contestate”
Sul web la disinformazione non è certo una novità ma, con l’avvento di Facebook, le bufale diventano virali molto più facilmente e con maggiore diffusione. Un tema già affrontato in passato dal fondatore Mark Zuckerberg e tornato alla ribalta dopo le polemiche sul ruolo della disinformazione nella campagna elettorale statunitense; anche il presidente della camera dei deputati, Laura Boldrini, aveva di recente lanciato un appello e adesso i provvedimenti da parte del social network più famoso al mondo sembrano essere arrivati davvero.
La prima notizia bollata come “disputed” (nella versione italiana del social “contestata”), è quella relativa alla scarsa sicurezza dello smartphone del presidente americano Donald Trump, pubblicato dal “The Seattle Tribune”.
Il sistema al momento non è impeccabile e neanche immediato; la procedura infatti ha richiesto cinque giorni di tempo (e nel frattempo la bufala è stata condivisa ben 81.000 volte!).
Come funziona?
Di norma il software verificherà le informazioni da sé ma, nel caso ciò non avvenga (sia per via del numero elevato di bufale sia perché non tutte sono facilmente riconoscibili), gli utenti potranno segnalare le notizie sospette ai responsabili di Facebook (come avviene già per post e foto che non rispettano gli standard della comunità). In entrambi i casi, Facebook sottoporrà la notizia al vaglio delle organizzazioni di verifica, come Snopes.com o PolitiFact: se il riscontro risulterà positivo la notizia verrà segnalata come “contestata”.
Soltanto un test
Al momento l’azienda non ha rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale, dunque è logico pensare che si sia trattato solo di una fase sperimentale del sistema di verifica che verrà messo a punto al più presto.
In Italia il triangolo rosso “disputed” non è ancora disponibile ma si parla già di contestazione delle notizie e le pagine di assistenza facebook a riguardo sono già state tradotte in italiano.