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Sangue artificiale con le cellule staminali

Ottenuto del sangue artificiale grazie alle cellule staminali: è la prima volta su larga scala e servirà per le trasfusioni difficili

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Image Credits: nuovabrianza.it

Ottenuto del sangue artificiale grazie alle cellule staminali: è la prima volta su larga scala e servirà per le trasfusioni difficili Dalle cellule staminali rigenerate e riutilizzabili è possibile produrre sangue in laboratorio in quantità sufficienti per le trasfusioni: è quanto emerge da uno studio coordinato dall’Università di Bristol pubblicato dalla rivista Nature Communications.

La ricerca mette in chiaro inoltre che il sangue artificiale ottenuto dalle cellule staminali è particolarmente compatibile con i gruppi estremamente rari.

Con l’aumento della domanda mondiale di sangue per le trasfusioni, è aumentato anche l’interesse nel generare globuli rossi in vitro; sfortunatamente i metodi disponibili per generare globuli rossi non forniscono ancora un approvvigionamento sostenibile; da ciascuna cellula non si riescono a produrre più di 50.000 globuli rossi.

I ricercatori di Bristol sono riusciti ad “intrappolare” le cellule staminali adulte nella loro fase iniziale dove si moltiplicano notevolmente per un tempo indeterminato.

Credits: Nature Communications

Il processo di produzione parte dalle staminali adulte dalle quali si ottengono le cellule eritroidi, quelle che fanno da precursore ai globuli rossi e sono in grado di replicarsi; entro l’anno saranno inoltre avviati i test di sicurezza per eventuali trasfusioni con l’obiettivo di usarli per le persone con caratteristiche del sangue particolari come la presenza o l’assenza di proteine che rendono difficoltose, se non impossibili, le trasfusioni.

Sangue Artificiale
Il processo di produzione di sangue artificiali da cellule staminali. Credits: notey.com

“Il primo uso terapeutico di globuli rossi prodotti in questo modo sarà probabilmente per pazienti con gruppi sanguigni rari, per cui la donazione tradizionale puó essere una fonte difficile” – ha dichiarato David Anstee, uno dei principali autori della ricerca.

Seguiranno aggiornamenti.