Asteroide 2014JO25 sfiorerà la Terra
Il 19 aprile l’asteroide 2014JO25 sfiorerà la Terra passando ad una distanza di 1,8 milioni di km (5 volte la distanza Terra-Luna): nessun pericolo per il nostro pianeta ma una grande occasione per studiare le traiettorie di questi corpi celesti
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L'asteroide 2014JO25 immortalato dal radiotelescopio dell'Arecibo Observatory. Credits: NASA/NSF
Il 19 aprile l’asteroide 2014JO25 sfiorerà la Terra passando ad una distanza di 1,8 milioni di km (5 volte la distanza Terra-Luna): nessun pericolo per il nostro pianeta ma una grande occasione per studiare le traiettorie di questi corpi celesti, spesso imprevedibili e soggetti a cambiamenti.
L’asteroide in questione è grande come sei campi di calcio ed ha un diametro di 650 metri. L’ultima volta che siamo stati sfiorati da un oggetto simile è stata 13 anni fa quando l’asteroide 4179 Toutatis, con i suoi 5 chilometri di diametro, passò quasi alla stessa distanza.
Potremo osservarlo
L’ultimo passaggio di 2014JO25 avvenne circa 400 anni fa, e il prossimo è previsto intorno al 2600. Un’ottima occasione per studiare con precisione la traiettoria e le dimensioni dell’asteroide, dati che tornerebbero utili in previsione di future probabili collisioni con oggetti simili; la sua superficie di 2014JO25 è due volte più riflettente della Luna, potrebbe essere visibile per un paio di notti, anche con un piccolo telescopio, prima di uscire dalla portata degli strumenti più piccoli.
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Un occhio nel cielo
2014JO25 è scoperto nel maggio del 2014 dagli astronomi del Catalina Sky Survey (CSS), un progetto di ricerca del Lunar and Planetary Laboratory (Università dell’Arizona) per cercare comete, asteroidi e altri oggetti che possono intersecare l’orbita terrestre. Scopo del progetto è quello di individuare gli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra: sono già tanti gli oggetti censiti negli ultimi anni, tra quelli che passano relativamente vicino alla Terra, e di cui si cerca di conoscere con estrema precisione la traiettoria. Altri progetti simili poi permettono di avere un occhio nel cielo a 360° come: Spaceguard Centre (Osservatorio Nazionale Inglese), LINEAR (MIT) e CNEOS (del Jet Propulsion Lab).