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“Cara Matricola”: consigli non richiesti per neo-universitari

Proprio in questi giorni stanno iniziando i corsi del primo semestre e per molti si tratteranno delle primissime lezioni universitarie. Ripensando ai miei primi giorni da matricola, ho deciso di stilare una raccolta di consigli che avrei voluto ascoltare io in quei momenti (ed in molti altri dopo).

Proprio in questi giorni stanno iniziando i corsi del primo semestre e per molti si tratteranno delle primissime lezioni universitarie. Ripensando ai miei primi giorni da matricola, ho deciso di stilare una raccolta di consigli che avrei voluto ascoltare io in quei momenti (ed in molti altri dopo).

1. Non dare troppo peso ai consigli

Non dare troppo peso ai consigli. Si, lo so, suona tanto come un controsenso, ma il punto è questo: riceverai una valanga di consigli. Prendili con le pinze e contestualizzali: chi te li sta dicendo? Che esperienza di vita ha? Le sue parole sono oggettive o sono condite da esperienze (troppo) personali? Potrà capitare, ad esempio, che qualcuno ti dica che un certo prof è particolarmente severo. A volte è veramente così; altre, invece, la “troppa” severità del professore è solo un’opinione dello studente.

2. Ogni percorso è a sé

Ricordati che ogni percorso è a sé: non c’è un giusto e uno sbagliato in valore assoluto, ci sono solo le Scelte che si rivelano giuste o sbagliate in base al tuo percorso di vita, al tuo carattere, alle tue esperienze, alle tue possibilità e ai tuoi desideri.
Alla fine del tuo percorso ne raccoglierai i frutti, quindi cerca di fare scelte consapevoli fin da subito!

3. Non esiste un solo modo per studiare

Ognuno ha il suo metodo di studio (o lo deve ancora scoprire). Cerca di capire se sei tipo da mappe concettuali o riassunti -e non entrare in panico se ci metterai più degli altri a capirlo! Uno strumento utile a tutti è certamente la pianificazione dello studio: di solito a scuola i professori non insegnano a gestire autonomamente il lavoro da fare. L’università ti costringe a farlo, quindi è meglio cominciare da subito! Appena riesci a reperire il programma del corso (generalmente dal sito del prof o nelle prime slide che verranno proiettate), crea uno schema per suddividerti gli argomenti da fare giorno per giorno. Puoi farlo o in modo analogico, con carta e penna, oppure potrai aiutarti con l’applicazione calendario sullo smartphone.
Questo ti permetterà di arrivare all’esame sicuro di non aver saltato nessun argomento – cosa che giocherà a tuo vantaggio quando verrai preso dall’ansia da esame.

4. Arriva il più preparato possibile

Student Studying Sleeping on Books, Tired Girl Read Book, Library
Fonte: Studenti.it

A proposito di esami: cerca di arrivare alla fatidica data il più preparato possibile.
Questo è facilitato dalla pianificazione di cui parlavamo prima, però serve anche un sincero esame di coscienza. Un paio di giorni prima dell’esame (così da evitare che questo esame di coscienza sia inficiato dall’ansia), chiediti se sei abbastanza preparato, prova a autovalutarti. In base a questo potrai stabilire se varrà o meno la pena di presentarsi all’appello. Se capirai di avere troppe lacune e di non essere pronto, analizza ciò che hai fatto e ciò che ti è successo: cerca di capire perché non sei pronto, cosa è successo ed eventualmente dove hai sbagliato, in cosa puoi (o devi) migliorare. Se decidi di essere pronto, invece, quando ti presenterai all’esame e ti salirà l’ansia, potrai appellarti al fatto che hai già stabilito che hai studiato bene e che sei pronto – il che è un altro modo per tranquillizzarsi e affrontare l’esame in modo migliore. Per combattere ancora di più l’ansia: ripeti. Se hai un esame scritto, scrivi tanto; se hai un esame orale, ripeti a voce alta tante volte. Questo ti aiuterà sia a costruire nel tuo cervello un discorso che abbia senso (cosa non del tutto scontata), sia a farti rendere conto della tua preparazione. Può aiutare anche prepararsi un’introduzione per ogni argomento. Cerca sempre di rispondere in modo preciso e diretto alla domanda che ti viene posta, ma, in caso la risposta non ti sovvenga, puoi decidere di cominciare a parlare dicendo l’introduzione, in modo da evitare la terribile scena muta.

5. Fai network

Questo consiglio è forse quello più importante: fai network! L’Università è un’opportunità: vivila come tale. Fai amicizia, crea contatti, creati un network di conoscenze. Puoi pensare di iniziare a gestire un tuo profilo Linkedin, ad esempio. Difficilmente avrai un’occasione più ghiotta per conoscere così tante persone ed è sicuramente una cosa che ti tornerà utile in futuro! Se un professore organizza un seminario, oppure l’Università organizza un evento (inerente a ciò che ti interessa), partecipa e conosci gente, stringi mani, non farti problemi a lasciare il tuo contatto a persone con il tuo stesso interesse, perché nella vita non si sa mai.

6. Divertiti e goditela

Divertiti e goditela. Vedrai che, nel bene o nel male, l’Università ti insegnerà molto più di quanto ti aspetti, anche oltre l’aspetto nozionistico. Viviti appieno questa esperienza, creati dei ricordi da portarti nel cuore in futuro!

In bocca al lupo a tutte le neo-matricole e ricordatevi sempre: “Don’t Panic”.