L’ora legale ci sta uccidendo e ci fa risparmiare “poco”
Il lunedì successivo all’ora legale gli ospedali statunitensi registrano un picco del 24% nelle visite dovute a infarto; senza contare che, sul fattore risparmio, i dati sono quasi insignificanti: è forse arrivato il momento di abolire l’ora legale?
Il lunedì successivo all’ora legale gli ospedali statunitensi registrano un picco del 24% nelle visite dovute ad infarto; senza contare che, sul fattore risparmio, i dati si sono mostrati inferiori a quelli stimati in orgine: è forse arrivato il momento di abolire l’ora legale?
Il cambiamento dei nostri orologi biologici aumenta il fattore di rischio per i cardiopatici e non solo: infarti, ictus e incidenti stradali mortali aumentano sempre ogni anno nel giorno in cui entra in vigore l’ora legale; non ci sono prove sufficienti per sostenere che spostare le lancette degli orologi abbia benefici, ma possiamo affermare che provoca danni.
Un’ora avanti uccide i cardiopatici
Ogni anno, il lunedì successivo al passaggio alla primavera, gli ospedali americani registrano un aumento del 24% nelle visite dovute ad infarto. Quella che può sembrare una coincidenza non lo è per i dottori che osservano la tendenza opposta in autunno: il giorno successivo all’aver riportato indietro le lancette degli orologi le visite dovute ad infarto calano del 21%.
Il problema è l’interruzione della routine del sonno: “Il nostro corpo è così fragile e vulnerabile da accusare gli effetti di anche solo un’ora di sonno perso” – ha dichiarato Matthew Walker, autore del libro “How We Sleep”. La predisposizione all’infarto dura solo un giorno circa ma il nostro organismo potrebbe necessitare di molte settimane per riprendersi dall’impatto subito dall’ora legale.
Rischi anche per il cervello
Aumentano anche le probabilità di commettere incidenti mortali sulle strade; alcune statistiche hanno dimostrato che negli Stati Uniti, nell’arco di nove anni (dal 2002 al 2011), negli incidenti automobilistici causati da guidatori sonnolenti – per effetto del passaggio all’ora legale – hanno perso la vita 30 persone in più rispetto alla media annuale: “Il cervello, a causa dei cali di attenzione e dei micro-sonni, è sensibile tanto quanto il cuore alle minime perturbazioni del sonno” – spiega Walker nel suo libro.
L’ora legale sembra causare inoltre più infortuni sul lavoro, più ictus e può portare ad un incremento temporaneo di suicidi in questo periodo dell’anno. Alcuni stati, come quello della Florida e Massachusetts, stanno facendo pressione per abbandonare il cambio dell’ora, come riportato da Abc News; altri, come Hawaii e Arizona, lo hanno già abolito.
Tuttavia, a cento anni dall’approvazione dell’ora legale da parte del Congresso, i legislatori della Florida hanno recentemente approvato il “Sunshine Protection Act”, un provvedimento legislativo grazie al quale l’ora legale in Florida durerà tutto l’anno: il fuso orario degli abitanti della Florida si sposterebbe verso est allineando tutte le città, da Jacksonville a Miami, con il fuso orario della Nuova Scozia, in Canada, piuttosto che a quello di New York e Washington D.C.
Risparmiamo davvero?
Il risparmio dell’ora legale e la sua influenza nel business e nel commercio internazionale e intestatale si sono basati in origine su calcoli troppo ottimistici e più su convinzioni personale piuttosto che su ragionamenti scientifici: i sostenitori dell’ora legale previdero grandi risparmi energetici e la possibilità di raccogliere prodotti agricoli freschi prima che la rugiada mattutina si potesse asciugare, nonché un minore affaticamento agli occhi per i lavoratori dell’industria; così i legislatori della Florida esaltarono i benefici del “mettere più luce solare nelle nostre vite”.
I risparmi energetici stimati sono relativi e mutano di nazione in nazione: se è vero ad esempio che in 7 mesi di ora legale sono stati risparmiati in Italia 567 milioni di kilowattora (fonte Terna) non è altrettanto vero per gli Stati Uniti dove uno studio ha messo in luce come gli americani utilizzino più elettricità domestica quando è in vigore l’ora legale e, quando spengono la tv per andare al parco o al centro commerciale per godersi le maggiori ore di luce non camminano, utilizzando le proprie auto per muoversi aumentando così in questo modo i consumi di benzina e fallendo l’obiettivo di risparmiare energia. Vi sono tuttavia alcune prove che testimoniano come la luce della sera può ridurre la criminalità, aumentando il tempo che le persone trascorrono facendo esercizio fisico.
Per approfondire:
[1] “Transition to daylight saving time reduces sleep duration plus sleep efficiency of the deprived sleep“ – Neuroscience Letters
[2] “Daylight Saving Time Transitions and Road Traffic Accidents“ – Journal of Environmental and Public Health
[3] “The 5 Reasons To Keep Daylight Saving Time Have No Science To Back Them Up“ – Forbes