Gli scienziati, sono sempre alla ricerca di nuovi metodi per la produzione e conservazione del cibo, soprattutto per gli astronauti impegnati in esplorazioni spaziali, in modo tale da renderli più autonomi anche in questo settore.
Proprio per far fronte a questa problematica, gli scienziati della Neumayer Station III in Antartide sono riusciti a far crescere e raccogliere delle verdure in un laboratorio chiamato EDEN-ISS senza l’utilizzo di luce del giorno o pesticidi.
I ricercatori vantano così un raccolto di 3,6 kg di insalata, 18 cetrioli e 70 ravanelli che è stato successivamente consumato dagli scienziati stessi, definendolo ottimo, come se le piante fossero state appena coltivate dall’orto sotto casa.
La serra utilizzata per l’esperimento si chiama EDEN ISS ed è stata realizzata da un consorzio internazionale di ricerca e il cui lavoro è coordinato dall’Agenzia spaziale tedesca (DLR). Il container si trova sulla piattaforma glaciale di Ekström lungo la costa della principessa Martha, nella Terra della Regina Maud.
Le piante vengono coltivate sugli scaffali e l’illuminazione necessarie per crescere è ottenuta da delle luci a LED poste sopra di esse. Il team di scienziati inoltre utilizza un ciclo d’acqua riutilizzabile e diversi nutrienti, che vengono pompate direttamente nelle vaschette. Un sistema di climatizzazione provvede invece a mantenere una temperatura costante e il giusto livello di umidità per favorire la crescita delle piante.
Tutto questo quindi sulla base di un metodo noto come idroponica, una procedura che consiste nel far crescere le piante senza suolo, usando soluzioni minerali nutrienti in un solvente acquoso.
“Dopo aver seminato i semi a metà febbraio, ci sono stati alcuni imprevisti, come piccoli guasti del sistema e una delle tempeste più forti dell’ultimo anno“, ha detto Paul Zabel, un ingegnere coinvolto nel progetto. “Fortunatamente però, tutte queste problematiche sono state risolte e superate.”
Il Centro aerospaziale tedesco, che coordina il progetto, ha dichiarato che a maggio gli scienziati sperano di raccogliere enormi quantità (circa 4-5 chilogrammi) di verdure alla settimana.
“Sono un ingegnere, quindi per prima cosa ho dovuto acquisire una conoscenza di base delle piante per riconoscere se stanno fiorendo presto”, ha detto Zabel nel 2016, prima che il progetto iniziasse.
Questo progetto è focalizzato sulla produzione di un mix più ampio di verdure, come ravanelli, insalata, pomodori, cetrioli, peperoni e persino erbe. Tutto questo in Antartide, comunque, con temperature che scendono al di sotto di -20 gradi Celsius.
L’obiettivo è raccogliere informazioni e tecnologie che un giorno potranno essere utilizzate non solo sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove è già stata sperimentata in passato la coltivazione di qualche vegetale, ma anche nell’ottica di realizzare missioni più impegnative nello Spazio profondo verso la Luna e forse un giorno Marte.