“Comprendere meglio per curare meglio” potrebbe essere un po’ il leitmotif della ricerca, soprattutto quando si parla di cancro. Le scarse conoscenze sulle etiologia e sui meccanismi che regolano insorgenza e progressione di questo tipo di patologia sono alla base dell’incapacità che oggi si ha nel trattare efficacemente molte forme di tumore. La scorsa settimana, tuttavia, una notizia molto interessante è arrivata dal sito del National Institute of Health.
Il lavoro di catalogazione molecolare di 33 tipologie di tumori è stato portato a termine. Il suo nome è PanCancer Atlas ed è stato pubblicato in 27 articoli suddivisi in quattro riviste del gruppo Cell ed è di fatto quello che si può considerare l’atlante più completo mai prodotto in oncologia.
Le forze messe in campo per questo lavoro colossale sono state incredibili. I finanziamenti provenienti dallo stesso NIH si sono aggirati intorno ai 300 milioni di dollari; i ricercatori coinvolti sono stati più di 150 divisi in oltre due dozzine di poli sparsi in tutto il Nord America; i tumori analizzati sono stati oltre 10000, attentamente catalogati sotto diversi punti di vista.
“Questo progetto è il culmine di più di dieci anni di un lavoro eccezionale. Questa analisi fornisce ai ricercatori una conoscenza mai avuta prima di come, dove e perché alcuni tumori insorgano nell’uomo”.
Con queste parole Francis S. Collins, direttore dell’NIH commenta la conclusione di questo lavoro davvero colossale.
I ricercatori non si sono limitati ad analizzare dal punto di vista genomico le varie forme di tumore ma si sono spinti ben oltre. Di ciascun caso infatti sono stati indicati, infatti, anche i processi oncogenici e la linea di sviluppo del cancro stesso.
Il lavoro, consultabile gratuitamente online, si compone di tre sezioni: nella prima vengono analizzate le mutazioni genetiche presenti nelle varie tipologie di cancro e le differenti attivazioni di particolari clusters genici; la seconda sezione è invece dedicata alla descrizione di processi patologici che portano allo sviluppo e alla progressione del tumore; la terza ed ultima sezione prende in esame i sistemi utilizzati dalle cellule tumorali per controllare il ciclo cellulare, sfuggire al processo apoptotico (morte cellulare programmata), modificare la crescita cellulare.
Le prospettive aperte da questo lavoro sono estremamente interessanti. Ci si sta, infatti, dirigendo verso una visione diversa dei vari tipi di tumore. I ricercatori si sono resi conto che diversi tipi di neoplasie condividono in realtà più di quanto ci si potesse attendere.
Da questa serie di studi si è visto come, probabilmente, fino ad oggi abbiamo inquadrato la patologia sotto l’ottica sbagliata, ovvero in base alla localizzazione. Si potrà, adesso, iniziare a catalogare il tumore in base alle sue caratteristiche molecolari piuttosto che in base alla zona di origine. Perché questo? Perché tumori originati dalla stessa zona sono risultati molto diversi tra loro da un punto di vista molecolare. L’identificazione dei meccanismi molecolari che sottendono poi la crescita, lo sviluppo e la progressione del tumore possono condure a sviluppare soluzioni terapeutiche che possano minare alla base questi sistemi.
Da un punto di vista terapeutico sono state anche indicate nuove possibili strade, che poggiano su farmaci già disponibili ed utilizzati per patologie completamente differenti.
Dovranno seguire ulteriori studi per valutare ogni singola possibilità emersa nella speranza che le nuove conoscenze possano condurre ad un trattamento più efficace per questa patologia oggi così diffusa.