La tappa romana del campionato di Formula E, sul circuito cittadino all’Eur, ha affascinato tutta l’Italia: al termine della gara, Alejandro Agag, presidente del Ceo Formula E e la sindaca Virginia Raggi hanno annunciato che la competizione si svolgerà ancora a Roma almeno fino al 2023.
Ma quali sono le regole del campionato di Formula E? In cosa differisce da quello di F1? Scopriamolo insieme!
Ideata nel 2012 dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), si tratta di una serie automobilistica dedicata ai veicoli “spinti” da motori elettrici; promosso da alcuni eventi dimostrativi nel corso del 2013, la prima edizione del campionato si è svolta l’anno successivo (inaugurato il 13 settembre 2014). Inizialmente vi partecipavano vetture identiche fornite da un unico costruttore prima dell’ingresso in pista di diverse case automobilistiche (come per le categorie superiori).
Il 9 gennaio 2018 infatti viene firmato un accordo pluriennale tra la FIA e l’azienda svizzera ABB la quale diventa title-partner del campionato, quest’ultimo denominato da quel momento come ABB FIA Formula E Championship.
Per il primo campionato (stagione 2013-2014), le vetture disponevano dello stesso motore e di altre componenti quali batterie, telaio ed elettronica: non esistono squadre più forti di altre in quanto le parti fondamentali delle monoposto sono identiche. Il telaio veniva fornito dalla Dallara, mentre i propulsori, elettronica e cambio dalla McLaren Electronic Systems. Tra i partner tecnici anche la Renault e la Williams, fornitrice di batterie al litio.larghezza per quelli anteriori da 260 mm e per quelli posteriori da 305 mm; diametro massimo 650 mm anteriore e 690 posteriore.
Le specifiche ufficiali delle vetture, valide per la prima stagione, erano le seguenti; Dimensioni: lunghezza max 5.000 mm; larghezza max 1.800 mm; altezza max 1.250 mm; carreggiata min 1.300 mm; altezza da terra max 75 mm; peso (compreso il pilota): min 880 kg (batterie 230 kg). Telaio: cellula di sopravvivenza in fibra di carbonio/alluminio; alettoni anteriori e posteriori: carbonio; telaio: carbonio/kevlar. Il tutto prodotto dalla Dallara. Cambio: sequenziale, al volante, a 5 marce, fornito dalla Hewland, mentre divenne libero a partire dalla seconda edizione, con team che hanno optato per cambi a 5 rapporti, chi per 4, chi per 3, chi per 2 e chi utilizza la presa diretta del motore (doppio) con il differenziale. Freni: standard con due sistemi idraulici separati, azionati dallo stesso pedale. La scelta del materiale impiegato è libera; pinze a sezione circolare in lega d’alluminio.
Ruote e pneumatici: cerchi da 18 pollici; pneumatici Michelin utilizzabili sia in condizioni d’asciutto che bagnato; cerchi O.Z. Racing in magnesio con massima larghezza per quelli anteriori da 260 mm e per quelli posteriori da 305 mm; diametro massimo 650 mm anteriore e 690 posteriore. Potenza: potenza massima 200 kW; potenza in gara 180 kW (precedentemente 150 kW e poi 170); potenza addizionale (Push-to-pass): 30 kW. La massima potenza potrà essere utilizzata nelle prove libere e nelle qualifiche mentre durante la gara la potenza sarà limitata per ridurre il consumo, anche se sarà consentito l’utilizzo di potenza supplementare per un tempo limitato: l’ammontare di potenza extra è fissato in 30 kW e la sua erogazione sarà monitorata dai commissari. Consumi: Il consumo massimo consentito durante la gara è di 28 kWh. Prestazioni: accelerazione: 0 – 100 km/h in 3 secondi; velocità massima: 250 km/h. I dati sulle prestazioni vanno ancora verificati.
A partire dalla stagione 2017-2018 le specifiche tecniche sono state modificate: la potenza in qualifica rimane invariata a 200 kW (272 CV), mentre la potenza massima disponibile in gara salirà da 170 kW (231 CV) a 180 kW (245 CV). Sostituita inoltra la Dallara con la Spark Racing Technology che ha vinto la gara per la fornitura dei telai dalla stagione 2018.
Il campionato prevede la partecipazione di 10 team, con due piloti e quattro vetture per scuderia; il programma prevede le prove libere al mattino, seguite dalle qualifiche, nella tarda mattinata: il format delle qualifiche prevede che i piloti siano divisi in gruppi da 5, con sei minuti a disposizione per registrare il miglior tempo. Alla fine di questa prima fase, i primi 5 in classifica partecipano alla Super Pole, un giro a testa utile a determinare le prime cinque posizioni in griglia.
La gara poi si tiene nel tardo pomeriggio, dopo qualche ora dalla fine delle qualifiche, e prevede un pit-stop obbligatorio per ripartire con la seconda vettura con batteria carica. La durata della corsa è, solitamente, di 45 minuti. Il regolamento prevede l’assegnazione di 3 punti al pilota in pole-position e 1 punto al pilota del giro più veloce in gara tra coloro che terminano nei primi 10. (nelle prime due stagioni i punti erano 2). Di seguito lo schema del punteggio assegnato in base ai piazzamenti dopo il taglio del traguardo.
Posizione | 1° | 2° | 3° | 4° | 5° | 6° | 7° | 8° | 9° | 10° |
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Punti | 25 | 18 | 15 | 12 | 10 | 8 | 6 | 4 | 2 | 1 |
Le gare di Formula E vengono disputate quasi esclusivamente su circuiti urbani dalla lunghezza compresa tra i 2,5 e i 3 km. Il campione in carica è il pilota brasiliano (di origini italiane) Lucas Di Grassi, mentre la squadra-campione in carica è la Renault-e.DAMS. Pronti a godervi il campionato green? Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale!
NB: Il regolamento, le specifiche tecniche, gli aggiornamenti ed i cenni storici presenti in questo articolo sono forniti dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA).