Gli scienziati australiani della Edith Cowan University Melanoma Research Group hanno sviluppato un test in grado di rilevare precocemente il melanoma, con una precisione superiore all’80%.
Il melanoma è la forma più mortale di cancro della pelle, che ha portato via 59.782 vite in tutto il mondo nel 2015. L’Australia, il Nord America e l’Europa sono le regioni più colpite.
Il tasso di sopravvivenza per il melanoma sale al 95% se preso in anticipo, mentre in caso contrario le probabilità scendono sotto il 50%. Per questo motivo, il test del sangue progettato dagli scienziati della Edith Cowan University aiuta a prevenire questa malattia mortale.
“Affidarsi solo alle biopsie può essere problematico in quanto sappiamo che tre su quattro sono negative per il melanoma”, ha detto la ricercatrice del cancro Pauline Zaenker.
L’esame del sangue, chiamato MelDX, funziona rilevando gli anticorpi che il corpo produce non appena si sviluppa il melanoma. Il team ha analizzato 1.627 diversi tipi di anticorpi e li ha ristretti a una combinazione di 10 che indica la presenza di melanoma nel corpo.
Hanno poi prelevato del sangue da 104 persone con melanoma e 105 controlli sani e hanno scoperto che MelDX era in grado di rilevare il melanoma con una precisione dell’81,5%.
Più specificatamente, il test è stato in grado di rilevare il cancro nel 79% dei pazienti con melanoma, considerando un tasso di falsi positivi solo nel 16% nei pazienti sani.
Il tasso di rilevamento potrebbe dunque essere leggermente superiore rispetto alla precisione delle biopsie cutanee, che, secondo uno studio del 2012, si aggira intorno al 76% in un ospedale pubblico.
Non è un risultato perfetto, ma fornisce un punto di partenza prima di intraprendere altri test più invasivi. Difatti, in concomitanza con le attuali tecniche diagnostiche, potrebbe migliorare la diagnosi precoce e quindi la possibilità di sopravvivenza delle persone.
Il passo successivo, hanno detto i ricercatori, sarà quello di portare MelDX alla sperimentazione clinica, che è attualmente in fase di organizzazione, e che potrebbe aiutare a perfezionare il test.
“Immaginiamo che ci vorranno circa tre anni, se questo riuscirà speriamo di essere in grado di avere un test pronto per l’uso nelle cliniche di patologia poco dopo”, ha detto Mel Ziman, responsabile del Melanoma Research Group. “L’obiettivo finale è che questo esame del sangue venga utilizzato per fornire una maggiore certezza diagnostica prima della biopsia e per il controllo di routine di soggetti a più alto rischio di melanoma, come quelli con un gran numero di nei, con pelle chiara o una storia familiare della malattia. ”
Nel frattempo, ci sono modi semplici per proteggersi dal melanoma e da altri tumori della pelle, tra cui indossare la protezione solare, stare all’ombra durante le ore più calde della giornata ed evitare i lettini abbronzanti UV.