La Uakitite è stata trovata per la prima volta nel 2016 in una regione della Russia settentrionale. Da due anni gli scienziati cercando di individuarne la composizione chimica con non poche difficoltà.
Scoperta casualmente perché confusa per oro, a causa del colore giallo, la Uakitite è giunta nel nostro pianeta direttamente dall’universo attraverso un’asteroide caduta sulla Terra. Le prime analisi sulla sua composizione avevano rivelato che il reperto, per il 98 %, è formato da kamacite, una lega di ferro (90 %) e nichel che si trova solo nei meteoriti. Il rimanente 2 % è formato da una dozzina di minerali, che per la maggior parte si trovano, anch’essi, soltanto in meteoriti.
Il minerale, che è stato battezzato Uakitite, prendendo spunto dal nome della località russa dove il frammento era stato rinvenuto, si presenta sottoforma di particelle davvero minuscole: appena 5 micrometri.
La quantità di minerale rinvenuta, e le dimensioni minime delle particelle disponibili, hanno reso difficili le analisi e gli studi sulle sue proprità. Al è stato possibile analizzare solo alcune delle proprietà fisiche e chimiche di questo materiale inedito.
Sicuramente una delle caratteristiche degne di nota è la sua durezza, compresa fra 9 e 10. La scala delle durezze dei materiali (parliamo della scala Mohs) indica la sua resistenza alla deformazione, il valore di 10 è attribuito al diamante, il materiale più duro in natura.
Fonte: Forbes.com