A Cardiff è stato avviato uno studio clinico innovativo per aiutare a prevenire e gestire il diabete di tipo 1.
Nonostante sia un trial in fase iniziale, il Clinical Research Facility (CRF) di Cardiff e il Vale University Health Board (UHB) hanno somministrato ai primi due pazienti al mondo un nuovo farmaco sperimentale. Il farmaco ha lo scopo di aiutare la produzione dell’insulina rigenerando le cellule “beta” del pancreas, che non vengono prodotte nei pazienti che vivono con la malattia.
In caso di successo, il farmaco può ridurre la dipendenza dei pazienti dalle iniezioni giornaliere.
Il diabete mellito di tipo 1 è una forma di diabete, che si configura come malattia autoimmune. Le persone sviluppano la malattia dopo che il sistema immunitario distrugge delle speciali cellule “beta” produttrici di insulina.
L’insulina è un ormone fondamentale che sposta il glucosio dal sangue in altre cellule del corpo. I pazienti affetti da diabete di tipo 1 di solito trattano la malattia monitorando i loro livelli di zucchero nel sangue e iniettando insulina più volte al giorno.
“Per le persone con questa forma di diabete sono necessarie più cellule beta produttrici di insulina e si stima che il 90% dei pazienti con diabete di tipo 1 abbia meno del 5% delle cellule produttrici di insulina“, ha detto Mohammad Alhadj Ali, uno dei ricercatori.
Ogni giorno, i pazienti diabetici devono affrontare i pericoli causati dai livelli di zucchero nel sangue, che possono risultare o molto alti o molto bassi. Bassi livelli di zucchero nel sangue possono provocare vertigini, confusione e sudorazione fredda, ad esempio. Livelli elevati di zucchero invece, possono causare la chetoacidosi diabetica, ovvero un disordine metabolico potenzialmente mortale.
Livelli alti di glicemia possono inoltre portare problemi agli occhi, ai reni, al cuore e ai piedi. Le loro complicazioni possono causare cecità, amputazione e persino la morte.
Al momento, non esiste una cura per il diabete, ma i ricercatori del Clinical Research Facility di Cardiff e Vale University sperano che il nuovo farmaco abbia un impatto significativo sulla vita dei pazienti con diabete di tipo 1.
Tre giorni dopo la somministrazione, nessuno dei due pazienti ha sviluppato effetti collaterali importanti. Ma la ricerca è in una fase molto precoce, e ci vorrà molto tempo prima che i ricercatori abbiano un quadro completo sulla sicurezza e sull’efficacia del farmaco. Il team ora vuole reclutare altri otto partecipanti che hanno avuto il diabete per almeno due anni in modo da continuare e perfezionare lo studio.
Nel frattempo, i pazienti che hanno preso parte alla sperimentazione hanno parlato molto bene del trattamento e dell’esperienza complessiva che hanno ricevuto a Cardiff e Vale UHB. Il primo paziente a ricevere la dose ha affermato: “Sono davvero grato di aver avuto l’opportunità di prendere parte a questo studio. Spero che la mia partecipazione possa aiutare nella gestione del diabete di tipo 1 per le generazioni future“.
Il professor Dayan, che guida la squadra a Cardiff, ha dichiarato: “Il team CRF ha reso possibile monitorare da vicino i pazienti per 72 ore dopo la loro dose e sono orgoglioso del team per il loro impegno nell’assicurarsi che questa sperimentazione clinica avvenga senza problemi possibile“.
I risultati di questo studio innovativo sul trattamento del diabete potrebbero essere innovativi e fanno parte di un più ampio programma di studi per preservare e far aumentare il numero di cellule produttrici di insulina nel diabete di tipo 1, con prove sia negli adulti che nei bambini.
Carys Thomas, direttore ad interim di Health and Care Research Wales, ha definito il processo “innovativo” e ha detto che il farmaco potrebbe potenzialmente fare “una grande differenza per la vita delle persone”.
Qui il progetto completo contro il diabete del Clinical Research Facility e il Vale University Health Board di Cardiff.