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Grafene, le promettenti applicazioni nel settore aerospaziale

Vele solari per viaggiare fra le stelle, ascensori spaziali per portare in orbita satelliti e astronauti, sono solo alcune delle potenzialità del grafene nel settore aerospaziale

Grafene

Grafene, crediti: i.ytimg.com

Nel futuro l’esplorazione spaziale avrà un valido protagonista: il grafene, il nanomateriale dalle mille risorse. Tante sono le applicazioni nel settore aerospaziale, si ipotizzano infatti vele solari per viaggiare fra le stelle, ascensori spaziali per condurre in orbita satelliti e astronauti senza l’utilizzo del carburante, ma anche aerei e elicotteri ultra leggeri.

Se n’è parlato alla “Graphene: revolution is coming to Earth… and space”, organizzata nel Museo della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’ a Milano.Ne ha Marco Molina, responsabile ricerca e sviluppo spazio di Leonardo.

Grafene, il materiale delle meraviglie

Il materiale sottile e ultra resistente venne scoperto nel 2004 da Andre Geim e Kostya Novoselov, professori dell’Università di Manchester e Nobel per la Fisica nel 2010. Costituito da un singolo strato di atomi di carbonio, legati in un pattern a esagono, le sue caratteriste lo rendono un ottimo candidato per diverse applicazioni nell’aerospazio e nel settore aeronautico: è un milione di volte più sottile della carta ed è 100-300 volte più resistente dell’acciaio“Potremo produrre vele grandi chilometri quadrati che peseranno solo pochi etti e che potranno essere dispiegate in sicurezza mantenendo la loro integrità” – spiega Molina. Tra le applicazioni anche la realizzazione di un cavo super resistente per i futuri ascensori spaziali che sostituiranno i razzi; collegando infatti la fune in grafene a un satellite in orbita geostazionaria sarà infatti possibilesollevare da Terra delle piattaforme che arriveranno in orbita senza usare un grammo di combustibile, per portare astronauti, pezzi di stazioni spaziali, satelliti, telescopi ed esperimenti fino a 36.000 chilometri di altezza.

Test positivi già nel 2017

Lo scorso anno gli ingegneri di Leonardo, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e le Università di Cambridge e Bruxelles, hanno testato per la prima volta in ambito spaziale l’utilizzo del grafene in condizioni di microgravità per sviluppare dei sistemi di raffreddamento per i satelliti. In aggiunta, il materiale sta già ottenendo riscontri positivi in campo aeronautico e l’azienda, al momento, sta lavorando per realizzare degli aerei ed elicotteri super leggeri e resistenti.

Sistemi antighiaccio integrati nelle ali vernici che riducano l’impronta del radar. sono soltanto alcune delle possibili applicazioni del grafene, ottenibili grazie alla sua elevata conducibilità elettrica: “Abbiamo grandi aspettative per il futuro: quello che stiamo cercando di fare oggi è rendere utilizzabile il grafene nelle applicazioni industriali” – spiega Giovanni Soccodato, direttore strategie e innovazione di Leonardo.