Nelle ultime ore le principali testate giornalistiche, e non, hanno ribattuto (ognuna in modo fantasioso) la notizia di uno scienziato cinese che sostiene di aver lavorato ad un progetto per far nascere i primi bambini geneticamente modificati; e ci sarebbe anche riuscito con due gemelle, il cui DNA sarebbe stato alterato attraverso una tecnica, quella dell’editing genetico, per riscrivere la mappa genetica.
A renderlo noto è l’agenzia Associated Press che riferisce anche il nome del ricercatore, He Jiankui, di Shenzhen; quest’ultimo sostiene di aver alterato gli embrioni di sette coppie, che si stavano sottoponendo a cure per la fertilità, ed una di queste gravidanze è andata a buon fine. Il ricercatore spiega che il suo obiettivo non era prevenire o curare una malattia ereditaria ma provare a dare all’embrione un tratto particolare che poche persone hanno, la possibilità di resistere alle infezioni da Hiv, il virus dell’Aids.
Ma attenzione: l’annuncio non è stato confermato in maniera indipendente né pubblicato su una rivista scientifica. Lo scienziato lo ha comunicato a Hong Kong ad uno degli organizzatori di una conferenza sull’editing genetico che si apre domani, martedì 27 novembre, e lo ha anticipato in esclusiva all’agenzia americana. Seguiremo con attenzione la faccenda.
Per approfondire:
[1] “AP Exclusive: First gene-edited babies claimed in China“ – Associated Press