Tasuku Honjo: “Nel 2050 l’immunoterapia batterà i tumori”
“Fra trent’anni riusciremo a sconfiggere tutti i tipi di tumori con l’immunoterapia o, per lo meno, saremo in grado di bloccarli e per farlo useremo le difese del sistema immunitario”
“L’immunoterapia batterà i tumori entro il 2050”. A dirlo è Tasuku Honjo co-vincitore, insieme a James P. Allison, del Premio Nobel per la Fisiologia e Medicina 2018, convinto che fra trent’anni riusciremo a sconfiggere tutti i tipi di tumori con l’immunoterapia o, per lo meno, saremo in grado di bloccarli e per farlo useremo le difese del sistema immunitario.
“Sono quasi sicuro che entro il 2050 tutte le forme di tumore potranno essere sconfitte con l’immunoterapia” – afferma Honjo alla stampa presso l’Istituto Karolinska, alla presenza anche del co-vincitore Allison – “Se non riusciremo a eliminare tutti i tumori, potremo comunque riuscire a bloccarli, impedendo loro di continuare a crescere“.
I due pionieri dell’immunoterapia si sono incontrati dopo 36 anni in quello che è stato il loro secondo incontro. Il primo avvenne in Texas nel lontano 1982 quando proprio Honjo propose al collega di collaborare: “Da allora non ci siamo più visti, ma nonostante questo fra noi non c’è mai stata competizione: le nostre ricerche sono andate avanti in modo complementare“.
E così, ognuno per conto suo e seguendo percorsi differenti, i due ricercatori hanno gettato le basi per curare i tumori con una nuovo arma, che diviene oggi la quarta strada disponibile dopo la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia.
La scoperta delle proteine CTLA-4 e PD1
Allison e Honjo hanno lavorato a lungo sulle cellule immunitarie, alla ricerca delle proteine utilizzate dai tumori per ingannare il sistema immunitario e continuare a crescere indisturbati: Allison scoprì la prima, la proteina CTLA-4, sulla superficie dei linfociti T all’inizio degli anni ’90. Contemporaneamente Honjo ha scoperto, sulle stesse cellule, la proteina PD1. Entrambe oggi sono le chiavi più promettenti per combattere il cancro.
“E’ una strada che abbiamo aperto 20 anni fa e adesso un grande numero di persone in tutto il mondo lavora nel campo dell’immunoterapia. E’ un campo molto promettente, ma ancora per un po’ l’immunoterapia dovrà essere combinata con radioterapia e chemioterapia. Il sistema immunitario è la chiave della battaglia contro il cancro” – dicono i ricercatori.