Helicobacter Pylori: cosa lo rende così diffuso?
Helicobacter Pylori è sicuramente uno degli organismi patogeni più comuni nell’uomo. Il 20% degli individui al di sotto dei 40 anni, secondo le stime, ne sarebbe affetto. La percentuale sfora il 60% negli ultra sessantenni e arriva all’80% nei Paesi in via di sviluppo. Un problema sanitario non indifferente e relativamente recente.
Non bisogna tornare molto indietro nel tempo per arrivare alla scoperta di questo organismo. Era il 1982 e due medici australiani, Robin Warren e Barry Marshall, isolarono per la prima volta quel batterio che sarebbe stato la spiegazione a gran parte delle ulcere gastriche e duodenali e non solo.
Una diffusione su scala mondiale
Un gruppo di ricerca guidato da Sebastien Suerbaum e Christine Josenhans, entrambi professori al Max von Pettenkofer Institute della Ludwig-Maximilians-University di Monaco, ha mostrato come Pylori sia in grado di adattarsi così bene nell’organismo umano. Colpisce, infatti, come questo organismo abbia una prevalenza straordinaria, segno che il suo genoma sia particolarmente incline alla diffusione.
La risposta è stata trovata in un particolare enzima espresso dal DNA di H.Pylori. Si tratta di una DNA Metilasi, un enzima in grado di accendere e spegnere dei geni attraverso l’inserimento di un gruppo metile (CH3) su specifiche sequenze geniche. Sebbene questo meccanismo sia stato inizialmente descritto come una sorta di sistema immunitario batterico, oggi è noto che ha numerose altre funzioni.
Su oltre 450 specie di H.Pylori studiate, questo enzima è risultato conservato in ogni campione, a differenza di molte altre proteine ritrovate soltanto in alcuni ceppi.
La ricerca, che vede come primo autore il dottorando Iratxe Estebaritz, è stata pubblicata sulla rivista Nucleic Acids Research.
L’epigenetica nei batteri
Nell’uomo ormai è chiaro che l’epigenetica abbia un ruolo fondamentale nella regolazione del DNA. Ciò che è meno noto è come essa funzioni nei batteri.
A quanto emerge da questo nuovo lavoro anche in H.Pylori questa ha un ruolo eccezionale e ancora scarsamente compreso. L’enzima DNA Metilasi sarebbe infatti in grado di regolari tutti i geni implicati nella elazione con l’ospite.
Il nostro lavoro mostra che praticamente tutte le proprietà biologiche rilevanti nell’interazione tra H.Pylori ed organismo umano – metabolismo batterico, motilità, resistenza allo stress e interazioni con le cellule dell’ospite – sono regolate dalla metilazione. Evidenzia, inoltre, come questo processo doti il batterio della flessibilità necessaria per adattare l’espressione dei propri geni al cambiamento delle condizioni ambientali.
(Christine Josenhans)
Fonti ed approfondimenti:
1.What makes Helicobacter so adaptable?
2.The core genome m5C methyltransferase JHP1050 (M.Hpy99III) plays an important role in orchestrating gene expression in Helicobacter pylori
3. Dati Istituto Superiore di Sanità su prevalenza di H.Pylori