Fisica

Pianeta Nove: una gigantesca Terra o il frutto di una prospettiva distorta?

Il così chiamato Pianeta Nove, o semplicemente Nono Pianeta, è frutto di numerose ipotesi che hanno più volte tentato di descrivere stranezze e incongruenze che continuano a verificarsi nella zona dei pianeti transnettuniani, ossia corpi celesti esistenti oltre l’orbita di Nettuno.

Alcuni oggetti transnettuniani conosciuti.
Crediti: www.uranux.it

Un pianeta fantasma…

Data la strana inclinazione delle orbite, nonché lo strano comportamento dei Pianeti Nani alle porte della fascia di Kuiper, gli scienziati sono più volte ricorsi all’esistenza di un pianeta simile a quelli del sistema solare, per l’appunto il Pianeta Nove, capace di influenzare la fisica dei corpi celesti circostanti.

La teoria sul Nono Pianeta è in realtà stata spesso altalenante: prima un corpo celeste super massiccio, poi un anello di ghiaccio e rocce orbitanti nella fascia di Kuiper, e ancora un ammasso di pianeti nani capaci di influenzare l’ambiente circostante.

L’oggetto in questione è comunque di notevole interesse per lo studio del Sistema Solare, anche se si trova al limite dell’esplorabile per mezzo di un telescopio.

La fascia di Kuiper.
Crediti: www.lorasalento.it

Dal California Institute of Technology (Caltech) gli scienziati Konstantin Batygin e Mike Brown, sulla base di dati e simulazioni, avevano pubblicato nel 2016 un primo articolo riguardante l’esistenza del Pianeta Nove. E stando inoltre alla ricerca visibile sull’Astronomical Journal, il Pianeta Nove sarebbe fondato su basi davvero solide, dal momento che la probabilità che la sua esistenza sia frutto della nostra distorta prospettiva di osservazione ammonta a solamente 1 su 500!!

…ma davvero sui generis!!

Infatti, le nuove simulazioni di Brown e Batygin tornano oggi a far parlare del fantomatico pianeta, descrivendolo come una SuperTerra ghiacciata distante dal Sole “soltanto” 60 miliardi di chilometri.

La ricerca, a cui hanno collaborato anche altri scienziati, è ora visibile su Physics Reports, e si basa su importanti osservazioni della fascia di Kuiper da più di 20 anni a questa parte!

In primo luogo, è stato osservato che alcuni oggetti celesti della fascia di Kuiper sono raggruppati tra loro e orbitano attorno al Sole in circa 4000 anni: la stabilità di tali orbite, nonché gli strani ammassi che gli oggetti formano, sarebbero il risultato dell’influenza gravitazionale di un corpo più grande, per l’appunto il Pianeta Nove.

Ipotetica ricostruzione del Pianeta Nove.
Crediti: www.aknews.it

Inoltre, il Pianeta Nove sarebbe anche il responsabile di orbite fortemente ellittiche, il cui perielio, o distanza minima dal Sole, si mantiene intorno a 40 volte la distanza Terra-Sole, altrimenti definita Unità Astronomica.

E ancora, ad avvalorare l’ipotesi della presenza del Nono Pianeta, c’è l’anomala inclinazione delle orbite, che raggiunge i 50° e che non può essere frutto di una disposizione “casuale e naturale” degli oggetti in quella zona.

La presenza del Nono Pianeta sembrerebbe comportare inoltre moti retrogradi di alcuni corpi celesti, ossia andamenti anomali “avanti e indietro” di oggetti direttamente influenzati dalla sua presenza.

Esempio di orbita retrograda.
Crediti: www.segnidalcielo.it

E se il pianeta non esistesse affatto?

Le uniche ipotesi che per ora potrebbero scartare l’esistenza del Pianeta Nove sono la già menzionata prospettiva distorta da cui possiamo osservare, o addirittura l’eventualità di una gravità propria degli oggetti di quella fascia che, nella loro mutua interazione, portano comunque agli elencati risultati.

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Matilde Italiano