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Abbiamo di nuovo la fabella, l’osso primordiale scomparso con l’evoluzione

La fabella, un osso sesamoide presente nei nostri antenati, è tornata. Si stima sia presente nel 39% della popolazione mondiale. Lo suggerisce uno studio pubblicato sul “Journal of Anatomy”

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fabella, crediti: Journal of Anatomy

La fabella è un osso sesamoide (primordiale) piuttosto frequente nel tendine del gastrocnemio laterale, vale a dire la regione flessoria posteriore esterna del ginocchio. Era presente nei nostri antenati ma, adesso, è tornata in più di un terzo della popolazione mondiale. Lo suggerisce uno studio pubblicato sul Journal of Anatomy, effettuato da un team di ricerca dell’Imperial College di Londra.

Ad essere più chiari, stiamo parlando di una vestigia evoluzionistica (quello che rimane) di un osso primordiale, presente anche in altre specie di animali. Nelle scimmie, per esempio, la sua presenza serve ad aumentare la capacità di fare leva e la forza meccanica della gamba. Insomma, una sorta di seconda rotula che però è scomparsa, nel tempo, nel genere umano. Nell’uomo infatti è solo una variante anatomica e le sue dimensioni di norma (relativamente piccole) non causano particolari patologie.

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fabella, crediti: tah-heetch.com

Le origini della fabella

Quest’osso deve il suo nome alla parola latina faba (fava, perlina, granello), proprio per indicarne le sue piccole dimensioni. La sua funzione, nel genere umano, non è ancora del tutto chiara. In qualità di osso sesamoide, la fabella dovrebbe essere inclusa in un tendine (come la rotula) per migliorarne l’efficacia; nell’uomo è locata nel punto d’angolo postero-esterno (PAPE), il sistema ligamentoso del comparto laterale del ginocchio, allo scopo di contribuirne a dare stabilità.

La scienza però ha assodato che tra il 1918 e il 2018 è diventata tre volte più comune nel nostro corpo: vale a dire che, se nel 1918 veniva ritrovata solo nell’11% della popolazione mondiale, nel 2018 tale percentuale è aumentata fino a raggiungere il 39%.

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fabella, crediti: Journal of Anatomy

Il motivo del suo ritorno potrebbe essere legato all’alimentazione

Una prima ipotesi relativa al suo ritorno, potrebbe essere spiegata con l’alimentazione: oggi ci nutriamo di più e con maggiore regolarità. Ne implica che siamo più alti e più pesanti con tibie più lunghe e polpacci maggiormente muscolosi; una mutazione che causa maggiore pressione sul ginocchio.

La sua presenza tuttavia può innescare processi flogistici: dolore posteriore e laterale causato dalle sollecitazioni ripetitive che provoca nella porzione laterale del ginocchio e può rendere più difficoltose le operazioni al ginocchio. Sapendo che potrebbe essere la causa di una patologia la si può rimuovere facendo così opera di prevenzione.

Per approfondire:

[1] Fabella prevalence rate increases over 150 years, and rates of other sesamoid bones remain constant: a systematic review – Michael A. Berthaume, Erica Di Federico, Anthony M. J. Bull – Journal of Anatomy