Il 1 maggio la Stazione Spaziale Internazionale riceverà un carico speciale: polmoni, reni, midollo osseo e cartilagine, organi umani in miniatura spediti a bordo della capsula Dragon, per studiare le malattie in condizioni di microgravità. Lo scopo è quello di poter osservare dettagli che qui sulla Terra potrebbero sfuggirci. L’esperimento è organizzato dai National Institutes of Health (Nih) degli Stati Uniti.
Il carico partirà da Cape Canaveral con il razzo Falcon 9 della SpaceX. Gli organi in questione, realizzati in laboratorio in miniatura, si trovano su chip tridimensionali e, oltre alle malattie, permetteranno di studiare fenomeni più complessi dovuti a numerosi fattori, tra i quali l’invecchiamento. Quella della microgravità è una condizione interessante perché il decorso di alcune malattie potrà essere accelerato. Il rapporto illustrativo dell’esperimento informa sulle prime patologie che saranno studiate a bordo della ISS: si tratta dei calcoli renali e dell’artrite.
Siamo entusiasti di questa rara opportunità di sondare uno dei principali problemi di salute nello spazio utilizzando la nostra tecnologia organ-on-a-chip.
ha dichiarato Dan Huh, docente della School of Engineering and Applied Science.
L’esperimento è stato finanziato dalla Tissue Chips in Space, iniziativa nata dalla collaborazione tra il laboratorio statunitense a bordo della ISS, il centro nazionale per l’avanzamento delle scienze traslazionali dei Nih(Ncats) e l’Istituto nazionale degli Stati Uniti per le immagini biomediche e la bioingegneria.
Fonte:
[1] “Organs-on-a-chip hurtle toward the final frontier” – University of Pennsylvania