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Teegarden, individuati due pianeti abitabili a 12 anni luce

Molto simili alla Terra, si trovano nella ‘fascia di abitabilità’ attorno alla nana rossa Teegarden nella costellazione dell’Ariete

Teegarden

Due pianeti abitabili attorno a Teegarden, crediti: UChicago News - University of Chicago

A 12 anni luce dalla Terra, precisamente nella costellazione dell’Ariete attorno alla stella Teegarden, sono stati individuati due pianeti potenzialmente abitabili. E se lo fossero davvero, gli abitanti di questi pianeti potrebbero vedere il nostro pianeta transitare sul disco del Sole.

Lo studio, a cura del consorzio Carmenes e coordinato dall’Università tedesca di Gottinga, è stato pubblicato sulla rivista Astronomy & Atrophysics.

“Lo scopo del progetto Carmenes è trovare pianeti di tipo terrestre abitabili intorno a piccole stelle vicine al Sole. I due pianeti sono stati trovati, dopo tre anni di osservazioni, con la cosiddetta tecnica Doppler, studiando cioè la variazione della velocità radiale della stella, quella in direzione dell’osservatore. Come la variazione del suono di un’ambulanza che si avvicina o si allontana da noi”

spiega Luigi Mancini dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), tra gli autori della ricerca.

Come da prassi, in attesa di un nome ufficiale, i due pianeti (le cui masse sono simili a quella della Terra) sono stati ribattezzati Teegarden B e Teegarden C prendendo nome dalla proprio stella madre cui periodo orbitale è di 4,9 per la prima e 11,4 giorni per la seconda. Teegarden fu scoperta nel lontano 2003, si tratta di una nana rossa, tipologia di stella piuttosto diffusa nella Via Lattea: è 10 volte più piccola del Sole ed anche meno luminosa (1.500 volte meno); anche la temperatura è nettamente inferiore, è pari infatti a circa la metà di quella del Sole.

“Sono tra i pianeti più simili alla Terra mai scoperti finora. Entrambi i pianeti si trovano infatti, come la Terra, nella cosiddetta fascia di abitabilità, la regione di spazio a una distanza dalla stella madre tale da avere la temperatura giusta per la presenza di acqua allo stato liquido. L’obiettivo futuro è osservare direttamente questi due pianeti con telescopi di prossima generazione, come l’E-ELT (European-Extremely Large Telescope) dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), e il TMT (Thirty Meter Telescope) americano. Con questi nuovi occhi potremo, ad esempio, capire se hanno un’atmosfera, in cui poi cercare eventuali segni di presenza di molecole legate alla vita”

aggiunge Mancini.

Per approfondire:

[1] “Two temperate Earth-mass planet candidates around Teegarden’s Star” – Astronomy & Astrophysics (A&A)

Foto: UChicago News – University of Chicago