La corsa alla conquista dello spazio non è mai finita! La Russia ha lanciato il robot antropomorfo Skybot F-850, meglio noto come Fedor (Final Experimental Demonstration Object Research), salpato il 22 agosto a bordo della missione spaziale Sojuz MS-14, come unico membro dell’equipaggio dal cosmodromo di Bajkonur, in Kazakistan.
Le sue caratteristiche lo rendono più avanzato del suo predecessore, l’americano Robonaut-2 che fece il suo esordio nel 2011 per dimostrare come un robot potesse lavorare al fianco degli astronauti sulla Stazione Spaziale: dimostrazione riuscita ma tre anni dopo, con l’aggiunta delle gambe a torso, aveva iniziato a manifestare problemi ed era stato rispedito sulla Terra per riparazioni e migliorie.
Nello stesso periodo i sovietici hanno lavorato ad un robot in grado di poter assistere gli astronauti nelle missioni spaziali: Fedor, sviluppato dalla Fondazione per gli studi avanzati in collaborazione con l’associazione tecnologica Androidnaya Tekhnika, su richiesta del Ministero delle Emergenze, come robot di soccorso.
Fedor è stato il primo robot al mondo ad imparare come fare una spaccata, a maneggiare una pistola e (sparare) ed impugnare un trapano. (Robonaut-2 non sapeva fare nulla di tutto ciò). Lo scopo adesso è quello di potenziarlo affinché possa svolgere operazioni pericolose come mettersi alla guida di un rover ed effettuare un’EVA (la passeggiata spaziale per effettuare interventi di riparazione). Il suo ritorno sulla Terra è previsto per il 7 settembre del 2019.
Foto: Мир космоса