Curioso aneddoto su Godfrey Harold Hardy, uno dei più grandi matematici inglesi della prima metà del Novecento. Hardy, se desiderava attaccare bottone con qualcuno si sarebbe guardato bene dal dichiarare la sua vera professione, convinto come era che se lo avesse fatto avrebbe troncato sul nascere ogni eventuale conversazione con l’ipotetico interlocutore.
“Se sono in volo su un aeroplano e ho voglia di discutere con il mio vicino di posto, alla domanda ‘che mestiere faccio’ rispondo ‘l’avvocato‘. Se invece non ho voglia di discutere, rispondo ‘il matematico‘. L’insieme di coloro che sono o scocciati o spaventati dalla seconda risposta coincide praticamente con tutta l’umanità. In questo modo avrò un viaggio quieto e tranquillo“.
I matematici, e più in generale gli scienziati e le mentalità brillanti, sono un “po’ strani” ma in fondo è anche e soprattutto per questo che si fanno amare.