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Coronavirus, guariti uomo e donna di 98 anni

Il nuovo coronavirus, ribattezzato CoVid-19, sembra ormai attestarsi nello scenario mondiale come una vera e propria epidemia. Moltissime sono infatti le nazioni contagiate, a partire dalla nazione “zero”, la Cina. La categoria più a rischio rimane quella dei pazienti anziani.

La situazione sanitaria in Cina

Già dai primi di gennaio la Cina ha tentato di isolare il focolaio principale del coronavirus, ovvero la città di Wuhan, nella provincia dello Hubei. Gli effetti di questa misura preventiva iniziano a vedersi nelle ultime settimane, in cui sembra che letalità e contagiosità siano diminuite, almeno in Cina. Questa è una buona notizia, che conferma come anche azioni drastiche come obbligo di quarantena o isolamento di intere città siano necessarie per prendere tempo contro questo patogeno, in attesa del vaccino.

La notizia in controtendenza

Nello scenario quasi apocalittico della città di Wuhan, salta fuori una notizia che fa ben sperare anche le categorie a rischio. Oggi è guarita una donna di 98 anni, risultata positiva al CoVid-19 il 13 febbraio scorso. La donna, dopo aver subito una grave polmonite con febbre alta, si è negativizzata nella giornata di ieri.

Hu, la novantottenne che ha sconfitto il virus

La donna, indicata col nome di Hu, era stata ricoverata insieme alla figlia, anch’ella positiva al nuovo virus. L’anziana signora è stata curata con un mix di farmaci antivirali, pratica ormai diffusa per tentare di arginare gli effetti del patogeno. Anche se sembrava ci fossero poche speranze, Hu si è ripresa in poco tempo, sconfiggendo la malattia. Il suo caso è un importante esempio di come anche persone anziane abbiano buone probabilità di sopravvivere all’infezione.

Il precedente

Il caso di Hu non è l’unico riportato dai media cinesi. Anche un altro paziente di 98 anni, è guarito due settimane fa: si tratta del vescovo Joseph Zhu Baoyu, di Nanyang (sud-est della Cina). Gli era stato diagnosticato il virus il 3 febbraio ed è risultato negativo a tutti i test il 12, per poi essere dimesso il 14. Il pastore Zhu è stato curato nell’ospedale centrale di Nanyang. Quello che sorprende è che l’anziano soffriva di aritmia e di versamento pleurico. Questo rende la sua guarigione del tutto eccezionale, in quanto gli esperti sono d’accordo nell’affermare che, di solito, il coronavirus è fatale per i soggetti così anziani affetti da patologie pregresse.

Queste due ottime notizie ci fanno ben sperare, poiché creano un precedente: i pazienti anziani, seppur debilitati possono essere curati e sopravvivere al nuovo coronavirus.

Published by
Andrea Wrona