La scienza della foto, intervista a Emanuele Biggi di Geo
Se siete appassionati di fotografia, in particolare quella naturalistica, di sicuro vi siete imabattuti – almeno una volta – in uno scatto di Emanuele Biggi. Naturalista, fotografo e co-conduttore televisivo del programma Geo, in onda su Rai3, dove affianca lo storico volto di Sveva Sgramola. In questa chiacchiarata Emanuele ci racconta la sua passione per la fotografia, alcuni metodi sul come avvicinarsi agli animali, come trattare insetti e aracnidi e alcuni consigli per chi vuole avvicinarsi al mondo della fotografia.
Chi è Emanuele Biggi
Nato a Genova il 7 luglio del 1979, Emanuele è un naturalista, fotografo e conduttore televisivo Emanuele Biggi (Genova, 7 luglio 1979) è un naturalista, fotografo e conduttore televisivo italiano.
Laureato in Scienze Naturali e in possesso anche di un dottorato in Scienze Ambientali, la sua passione per i piccoli animali come anfibi, rettili e artropodi lo ha portato ad occuparsi del loro studio e della loro conservazione. Il suo strumento principale per la divulgazione delle sue tematiche preferite è la fotografia naturalistica, soprattutto la macro e il cosiddetto “ritratto ambientato” (wideangle macro).
Biggi è stato ospite in varie trasmissioni tv, partendo dal programma per ragazzi Trebisonda, andato in onda su Rai 3, passando per Wild – Oltrenatura (RTI – Mediaset).
Ha presentato nel 2012-2013 il programma La grande fuga per conto del Canale di Sky Dea Sapere. Dal 2013 è co-conduttore del programma televisivo Geo, affiancando il volto storico Sveva Sagramola.
Collabora da anni con il suo amico e collega Francesco Tomasinelli nell’ideazione e allestimento di mostre scientifiche come “Predatori del Microcosmo” (già presentata a Genova, Bergamo, Torino, Trento, Varese e Calci), “Copioni e Copiati” (mostra sul mimetismo e sulla biomimetica in collaborazione con la Scuola di Robotica). La prima delle due mostre nel 2014 è stata riproposta a Genova in una versione totalmente rinnovata e moderna con il nome di “Zanne, Corazze e Veleni”.