Coronavirus, USA: gargarismi con candeggina e disinfettanti sul cibo
Gargarismi con candeggina per proteggersi dal Coronavirus, boom di chiamate ai centri antiveleno: “Queste pratiche possono provocare gravi danni ai tessuti e ferite corrosive”
Gargarismi con candeggina per proteggersi dal Coronavirus: dati sconfortanti dai centri antiveleno degli USA, dove arrivano diverse chiamate. Il tutto dipende dalle pratiche di lavaggio del cibo con candeggina e disinfettanti coi medesimi, fino ad arrivare a fare gargarismi e inalare gli stessi prodotti per fare le pulizie.
Da quando è iniziata la pandemia, negli States stiamo assistendo al divagare di pratiche pericolose per proteggersi dal contagio. Molte persone sono state ricoverate in ospedale “per aver usato detergenti domestici e disinfettanti sul proprio corpo, credendo così di riuscire a difendersi dal Coronavirus”. Lo rivela un rapporto del Centers for Disease Control and Prevention.
Gargarismi con candeggina: boom di chiamate ai centri antiveleno
E il rapporto risultato dai dati rivela che quasi un americano adulto ogni dieci ha dichiarato di aver fatto ricorso a metodi domestici per tutelare la propria salute durante la pandemia da Covid-19.
Le pratiche dichiarate dagli utenti ai centri antiveleno riguardano il lavaggio di alimenti con candeggina, e l’impiego della stessa per fare gargarismi. C’è anche chi ha praticato all’applicazione di prodotti disinfettanti per la casa sulla pelle all’inalazione intenzionale dei vapori dei prodotti per le pulizie.
Nella fattispecie, il 10% del campione di studio ha dichiarato di aver applicato spray detergenti o disinfettanti sul proprio corpo, il 6% ha riferito di inalare i vapori da detergenti o disinfettanti domestici mentre il 4% ha riferito di bere o fare gargarismi con soluzioni diluite di candeggina.
Solo nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2020, i centri antiveleno statunitensi hanno ricevuto in totale 45.550 chiamate: 28.158 relative ad esposizione a detergenti mentre 17.392 di esposizione a detergenti. C’è stato un aumento delle richieste di soccorso del 20,4% e del 16,4% rispetto all’anno precedente.
“Queste pratiche possono provocare gravi danni ai tessuti e ferite corrosive e devono essere assolutamente evitate. Sebbene i dati non siano in grado di dimostrare un legame certo tra le esposizioni e la pandemia è evidente l’associazione temporale con un uso maggiore di questi prodotti“ – si legge nel rapporto.
La responsabilità di Trump sulle fake-news
Proprio lo scorso Aprile, il presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, aveva sostenuto e consigliato di iniettarsi disinfettante nel corpo. Aggiungendo inoltre che il virus sarebbe anche sensibile anche alla luce solare e ai raggi ultravioletti, e invitando gli americani a “prendere il sole”. Ha poi invitato la comunità scientifica a testare le iniezioni di disinfettanti e di candeggina per vedere l’effetto che hanno sul Covid-19.
Inevitabile la pioggia di polemiche e l’immediata reazione della comunità scientifica che ha immediatamente preso le distanze dalle parole del presidente USA. Lo stesso Trump, il giorno seguente, dichiarò che il suo era un intervento sarcastico replicando inoltre, come quasi sempre, che i media avevano distorto le sue parole.
Nell’immagine in evidenza una foto ironica di un americano intento a seguire i consigli di Trump, gargarismi con candeggine e raggi UV, crediti: danilfineman.com