Il coronavirus torna a Roma, questa volta nella sede Rai di Saxa Rubra. L’allarme però è scattato la settimana scorsa, con la notizia del primo positivo riconducibile al cluster dell’Ircss San Raffaele della Pisana (dove i Covid positivi sono aumentati: 109 in totale).
Attualmente le persone contagiate sarebbero cinque, di cui tre riferibili, direttamente o indirettamente, al focolaio dell’IRCCS San Raffaele Pisana. Nei giorni a seguire purtroppo altre due persone hanno manifestato i sintomi della malattia, portando quindi i casi confermati a cinque. Solo domenica, 7 giugno, la comunicazione della task force aziendale anti-Covid annunciava che è stato “riscontrato un caso di positività di un dipendente che lavora nell’ambito della direzione produzione tv presso la sede di Saxa Rubra“.
Sono state immediatamente attivate tutte le procedure del caso: igienizzazione dei locali e mappatura dei contatti più stretti sul posto di lavoro. In nove sono stati subito messi in sorveglianza domiciliare.
Partono subito i tamponi sugli asintomatici che, nella giornata di ieri, portano purtroppo alla scoperta di due nuovi casi: si tratta di due tecnici. Nel frattempo l’Unità di crisi della Regione Lazio ha iniziato a sottoporre al test molecolare oltre 60 dipendenti in tutto.
Viene attivata la postazione del Santa Maria della Pietà (nella Asl Roma 1) per i drive-in, dove se ne effettuano altri 50 (per un totale quindi di 110), ora in attesa di risposta. L’azienda ha provveduto a sanificare tutti gli ambienti di lavoro e contattato tutti i lavoratori che si sono sottoposti al test. C’è paura per quello che potrebbe diventare un nuovo cluster, proprio adesso che il lockdown è terminato e si è tornati ad una forma di libertà seppur con prudenza.
Da Garbatella invece, dove si temeva potesse esserci un nuovo focolaio di Coronavirus, giungono finalmente ottime notizie. Secondo gli ultimi dati diramati dalla Asl infatti, i contagi riscontrati nel palazzo occupato di piazza Pecile sono limitati a nove: tutti i positivi sono stati trasferiti e messi sotto controllo, mentre per tutte le altre famiglie che abitano nello stabile è stata disposta la quarantena per quattordici giorni.
L’allarme era scattato dopo che un’intera famiglia peruviana era risultata positiva al Coronavirus: si tratta di una mamma con il figlio, che sono stati subito ricoverati all’ospedale Bambino Gesù di Roma, mentre il padre adesso si trova invece presso il Columbus Hospital. Le condizioni di salute di tutti i membri della famiglia non destano preoccupazione.
Viene considerato dunque chiuso il cluster nello stabile occupato in piazza Pecile, dove in un primo momento i casi positivi erano stati in tutto diciotto. L’operazione si è conclusa con un totale di ben 52 persone trasferite dalla struttura e, tra positivi e negativi, sono stati eseguiti ben 108 tamponi. Attualmente all’interno dello stabile rimangono 49 persone, tutte negative ma poste in sorveglianza dalla Asl Roma 2.
Nella foto la sede RAI di Saxa Rubra, foto di dominio pubblico