Morto Giulio Giorello, il filosofo e matematico mai banale
Giulio Giorello ci ha lasciati questa sera. Il noto filosofo, matematico, accademico ed epistemologo italiano si è spento a Milano, a causa delle conseguenze dovute al Coronavirus. Giorello infatti aveva purtroppo contratto il virus nei mesi scorsi e solo pochi giorni fa aveva sposato la sua compagna, Roberta Pelachin, dopo essere stato dimesso dal Policlinico di Milano.
Allievo di Ludovico Geymonat, tra i più importanti nomi del Novecento, era stato il suo successore prendendo la cattedra di Filosofia della Statale di Milano, dopo aver insegnato in varie università italiane. Aveva 75 anni.
Giulio Giorello, un filosofo e matematico “mai banale”
Sono le parole che ha usato il premier Giuseppe Conte, nel ricordare l’accademico sui social network. Giulio Giorello conseguì due lauree all’Università degli Studi di Milano; una in filosofia, nel 1968, sotto la guida di Ludovico Geymonat e l’altra in matematica, nel 1971. Insegnò Meccanica Razionale alla Facoltà di ingegneria dell’Università di Pavia. Insegnò anche alla facoltà di Scienza dell’Università di Catania, a quella di scienze naturali dell’Università dell’Insubria e al Politecnico di Milano, prima di ricoprire la cattedra di Filosofia della Scienza alla Statale di Milano.
Era stato anche il Presidente della Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza (SILFS) e diresse la collana Scienza e idee di Raffaello Cortina Editore, collaborando come elzevirista alle pagine culturali del quotidiano “Corriere della Sera”. Vinse la IV edizione del Premio Nazionale Frascati Filosofia 2012.
Scienza, etica e politica: il pensiero di Giorello
Era un uomo dai tanti interessi, fra questi vi era la critica e la crescita della conoscenza, in particolare alle discipline fisico-matematiche nonché l’analisi dei vari modelli di convivenza politica; infatti si interessò molto di filosofia e storia della matematica, del cambiamento scientifico e delle relazioni tra scienza, etica e politica. Di stampo liberal democratico, Giulio Giorello si ispirava al filosofo inglese John Stuart Mill.
Si occupò anche di storia della scienza e delle matematiche e delle relative dispute novecentesche sul “metodo” nell’opera “Lo spettro e il libertino”. Nel 1981 curò l’edizione italiana di Sulla libertà di John Stuart Mill per Mondadori. Ateo, è ricordato anche per il libro “Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo“.
Lo si annovera per la capacità di “mixare” l’interesse rigoroso per le discipline alla curiosità per la cultura popolare, dalla musica ai fumetti (“Filosofia di Topolino“).
Dimesso dopo aver affrontato il Covid
Giorello era stato dimesso da una decina di giorni dal Policlinico di Milano, dove era stato ricoverato alcuni mesi fa. Era infatti risultato purtroppo positivo al Coronavirus. Lo stesso accademico lo aveva raccontato ai suoi lettori, in un articolo sul Corriere della Sera, annunciando con la sua fine ironia di essere tornato “dai suoi amati libri”.
Purtroppo dopo i primi giorni sono ritornati i problemi di salute, peggiorati rapidamente. Come riportato dal quotidiano “Il Messaggero”, i medici credono che si sia trattato di complicanze del virus. Le dovute analisi stabiliranno se i sospetti in merito sono fondati o meno.
Nella foto Giulio Giorello, crediti: Niccolò Caranti – Wikipedia