Occhiali appannati con mascherina: soluzioni per dire addio alla nebbia
In inverno, un problema che affligge parte della popolazione portatrice di occhiali è l’appannamento delle lenti quando si entra in locali chiusi; purtroppo, quest’anno con l’obbligo di indossare le mascherine a causa del Covid 19, la situazione non è di certo migliorata e, sicuramente ti sarà capitato almeno una volta (magari fosse solo 1!) di respirare con la mascherina et voilà occhiali appannati.
Potrebbe sembrare un problema da poco ma in realtà non lo è perché, se fino all’anno scorso le uniche circostanze in cui si verificava il fenomeno dell’appannamento era l’entrata in locali chiusi e caldi provenendo da un luogo più freddo, nell’era del Covid basta indossare la mascherina e qualsiasi attività (alcune più, alcune meno) fa appannare gli occhiali e può diventare anche pericoloso, basti pensare a un soggetto che sta camminando, se non addirittura guidando, e gradualmente vede annebbiato. Cerchiamo di capire la spiegazione fisica semplice che c’è dietro e le eventuali soluzioni, tra cui quelle sbagliate messe spesso in atto dalle persone.
Occhiali appannati: è tutta questione di fisica
Il fenomeno fisico alla base è semplice: è tutta questione di aria calda e superficie fredde che si incontrano ma spieghiamoci meglio! Quando espiri dal naso, sprigioni aria calda che si trova circa a temperatura corporea e questa massa riscaldata immediatamente si disperdeva nell’ambiente circostante ma, ora quando indossi le mascherine, esse la convogliano verso particolari direzioni, tra cui la parte superiore, perciò l’aria calda incontra la superficie fredda delle lenti e avviene la condensazione di un po’ di vapore acqueo in essa contenuto che si raccoglie in goccioline per via della tensione superficiale e appanna gli occhiali.
Per non parlare poi se ti ritrovi a espirare con la bocca perché stai camminando leggermente più veloce del normale, in questi casi la quantità di aria è talmente elevata che l’unica soluzione è togliersi gli occhiali per disperazione. Quindi sarebbe sufficiente solo impedire che l’aria calda fuoriesca superiormente e il gioco è fatto! Ma non è così semplice, quante volte abbiamo provato a far aderire invano la mascherina al nostro viso con questa speranza? Ma vediamo un po’ se ci sono e quali sono i rimedi per il problema degli occhiali appannati.
Rimedi per occhiali appannati con mascherina
Sicuramente una soluzione sbagliata è abbassarsi la mascherina sotto il naso; certo il problema sarà risolto perché l’aria finisce nell’ambiente circostante ma, al fine della possibilità di contagio, è certamente un comportamento errato che, se vuoi proteggere te e le persone a te vicine, non devi applicare.
Qualche settimana fa, una soluzione “creativa” è stata suggerita da un neurochirurgo statunitense che ha postato la sua foto con un cerotto sul naso per far aderire la mascherina ad esso e bloccare qualsiasi flusso d’aria; sicuramente una soluzione alternativa, efficace ed economica anche se poco alla “moda” per qualcuno.
Rimedi fai da te
Un altro “trucco della nonna” è lavare le lenti con acqua e sapone e poi lasciarle asciugare all’aria oppure delicatamente con un panno in microfibra pulito perché l’acqua saponata rilascia un film sottile che riduce la “tensione superficiale intrinseca” e favorirà la formazione di uno strato protettivo. Anche la schiuma da barba è un ottimo alleato, infatti, strofinare una piccola quantità di prodotto su entrambi i lati della lente e risciacquare con cura con dell’acqua tiepida, si è rivelato molto efficace per combattere gli occhiali appannati, anche durante l’attività sportiva.
Spray anti-appannamento
Altrimenti, altre soluzioni arrivano dal mondo dello sport dove è necessario indossare occhiali come lo sci, il nuoto, sport d’acqua; nel nostro caso gli sportivi ricorrono a prodotti specifici anti-appannamento come spray, cere e gel applicati sugli occhiali per agevolare la dispersione delle goccioline di condensa formatesi sulle lenti; come è possibile? Questi prodotti contengono tensioattivi non ionici (non presentano carica) che sono in grado di far variare la tensione superficiale dell’acqua, ovvero la tensione meccanica di coesione delle particelle sulla sua superficie esterna, diminuendo la probabilità che gli occhiali si appannino.
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