Spazio

Perseverance: 5 strani oggetti che il rover ha portato su Marte

Il 18 febbraio 2021 alle ore 21:55 abbiamo assistito allo straordinario atterraggio su Marte di  Perseverance, rover della missione spaziale Mars 2020 sviluppata dalla NASA per l’esplorazione di Marte, il cui lancio è avvenuto con successo il 30 luglio 2020. Per decenni, la NASA ha seguito una tradizione chiamata “festooning“, che consiste nell’aggiungere particolari decorazioni o strani oggetti a bordo dei veicoli o dei rover lanciati nello spazio. Ad esempio Pioneer 10 e 11, due veicoli spaziali lanciati nello spazio negli anni ’70, includevano una targa che raffigurava la posizione della Terra nella galassia e immagini di un uomo e una donna nuda. L’immagine è nata da un’idea di Carl Sagan, che voleva che qualsiasi vita extraterrestre che potesse trovare la navicella sapesse della nostra esistenza.

“Questi tipi di abbellimenti aggiungono elementi artistici a missioni che altrimenti sarebbero dominate esclusivamente dalla scienza e dalla tecnologia, nonché tributi duraturi ai colleghi che hanno contribuito a spianare la strada all’esplorazione dello spazio da parte dell’umanità”, ha affermato Jim Bell dell’Arizona State University, che ha aiutato a decorare quasi tutti i rover su Marte della NASA, incluso Perseverance, che oltre alle tecnologie e agli strumenti ultrasofisticati per studiare la superficie del Pianeta rosso, ha portato con sé su Marte anche 5 misteriosi oggetti, tra cui messaggi in codice, microchip, immagini di dinosauri e cianobatteri e un omaggio a chi è in prima linea nella lotta al coronavirus. Entriamo nel dettaglio.

Messaggi in codice morse

Sul rover è stata fissata una targa che raffigura la Terra, il Sole e Marte, tutti uniti da linee in codice Morse che recitano “Explore as one”. Sempre nella targa sono presenti tre microchip che contengono oltre 10 milioni di nomi dell’iniziativa Send Your Name To Mars e i 155 saggi dei finalisti del concorso Name the Rover, per decidere appunto il nome del rover dell’agenzia spaziale, vinto poi da Alex Mather, il ragazzo che ha proposto il nome “Perseverance”.

wired.it

Un omaggio alla lotta contro il Coronavirus

Sul suo lato sinistro del Rover è presente una speciale targa in alluminio, dov’è stata incisa l’immagine della Terra, sostenuta dal Bastone di Ascelpio, un antico simbolo greco associato alla medicina. Ciò rappresenta un omaggio a chi ha combattuto in prima linea nella lotta al coronavirus, per la cui pandemia sarà sempre ricordato l’anno 2020.

wired.it

Immagini e motti sulla telecamera Mastcam-Z,

A bordo del rover si trova una telecamera ultrasofisticata, la Mastcam-Z, che ha la possibilità di zoomare e catturare immagini a colori panoramiche e stereoscopiche del Pianeta rosso.  Il target principale di calibrazione dello strumento, che funge anche da orologio solare per scopi didattici, include campioni di colore e una scala di grigi. Questi aiutano gli scienziati a garantire che le impostazioni del colore delle telecamere siano corrette, dato che la posizione del Sole e la polverosità del cielo possono influenzare l’illuminazione nelle immagini.  Il motto dell’orologio solare di Mastcam-Z è “Due mondi, un inizio”, che si riferisce all’idea della Terra e del Pianeta rosso che crescono dalla stessa polvere proto-stellare. Oltre al motto e ai campioni, l’orologio solare mostra piccoli disegni delle prime forme di vita sulla Terra, tra cui cianobatteri, una felce e un dinosauro. Ci sono anche un uomo e una donna, simili a quelli sulle targhe Pioneer e sul Golden Record. Tutto in omaggio alla missione di astrobiologia di Perseverance, alla ricerca di segni di una possibile vita microbica presente anticamente sulla superficie del pianeta.

wired.it

Appena fuori dalla vista, sul bordo esterno del target di calibrazione, c’è un’altra iscrizione: “Siamo soli? Siamo venuti qui per cercare segni di vita e per raccogliere campioni di Marte da studiare sulla Terra. A coloro che seguono, auguriamo buon viaggio e la gioia della scoperta”. Intorno al messaggio è riportata la frase “Joy of Discovery” in diverse lingue.

Una moneta speciale

Il rover porta con sé anche una moneta speciale, che la Nasa ha definito come il geocache “più distante di qualsiasi altro”. Si fa riferimento, infatti, al geocaching, ossia un tipo di caccia al tesoro in cui i partecipanti usano un ricevitore Gps per nascondere o trovare dei contenitori (i geocache, appunto). Realizzata nello stesso materiale dei caschi-visiere, fa parte del target di calibrazione di Sherloc (Scanning Habitable Environments with Raman & Luminescence for Organics & Chemicals), uno strumento all’estremità del braccio robotico di Perseverance, che si basa su tecniche di spettrofotometria nell’Uv, su cui è inciso anche l’indirizzo (221b Baker Street a Londra) del famoso detective da cui prende il nome.

wired.it

Il target di calibrazione di Sherloc è ricco anche di altre chicche. Sullo strumento sono stati inoltre posizionati un frammento di un meteorite marziano e altri quattro campioni di materiali usati per le tute spaziali, in modo che la Nasa possa osservare come resistono alle radiazioni e alla polvere presenti sulla superficie marziana.

Un meteorite marziano

Per concludere abbiamo un ultimo oggetto nascosto all’interno di SuperCam, uno strumento di produzione di immagine che consentirà di analizzare la composizione chimica e studiare la mineralogia. Si tratta di uno speciale frammento di un meteorite marziano, che aveva precedentemente fatto un viaggio di andata e ritorno sulla Stazione spaziale internazionale.

wired.it
Published by
Cristiana Rizzuto