Come sappiamo, il pianeta Terra è un corpo celeste roccioso di forma quasi sferica, più precisamente detta geoide. Eppure, i membri della Flat Earth Society non sarebbero propriamente d’accordo. Ancora oggi, infatti, esiste una intera fazione del popolo terrestre che è fermamente convinta della planarità del pianeta Terra. Nonostante le molteplici evidenze scientifiche della sfericità della Terra, proviamo per un momento a immaginare il contrario. Supponiamo quindi che la spedizione di Ferdinando Magellano, agli ordini della Corona Spagnola, non sia mai stata portata a termine. Anzi, immaginiamo che questa si sia interrotta proprio a causa dell’arrivo al confine di una Terra piatta, alle porte delle colonne d’Ercole. Se così fosse, quali sarebbero le stranezze date dalla vita su Terra piatta?
Dalla nostra esperienza su Terra sferica, sappiamo che la gravità agisce in maniera uniforme su tutto il globo. Attirando verso il centro del pianeta tutti gli oggetti, secondo quanto osservato da Keplero e Newton. Il concetto stesso di forza gravitazionale non sarebbe più valido per un pianeta piatto. Infatti, verrebbero stravolte tutte le dinamiche geologiche che sono alla base del nostro pianeta. Basti pensare alla sua struttura a strati, dai più densi e caldi presenti nel nucleo sino a quelli più leggeri nella zona più esterna. Un altro esempio è dato dalla tettonica delle placche, una teoria che sta alla base delle attività della Terra e che non avrebbe più senso se applicata a un pianeta appiattito.
Soffermandoci invece sulla forma che assumerebbe la Terra, è matematicamente dimostrato che quella di un disco piatto non costituisce una configurazione stabile da un punto di vista cosmologico. Tale scoperta venne fatta dall’astronomo James Clerk Maxwell nel lontano 1850, mentre lavorava su una teoria riguardante gli anelli di Saturno. Peraltro, per poter ottenere la forma di un disco, sarebbero necessarie delle velocità rotazionali grandissime, così alte da distruggere il pianeta roccioso in tante piccole particelle.
Insomma, l’idea di gravità a cui siamo abituato sulla Terra sferica sarebbe totalmente rivoluzionata su un pianeta piatto. Per ultimo, secondo il geofisico James Davis, la forza gravitazionale di una Terra piatta continuerebbe ad attirare gli oggetti verso il suo centro, e dunque verso il Polo Nord. Tuttavia, con questa configurazione, gli oggetti più lontani dal polo Nord e quindi nella zona esterna del disco, sarebbero sottoposti a una forza di attrazione che agisce orizzontalmente. Così facendo, si creerebbe uno scenario totalmente nuovo, dove fenomeni naturali e vita quotidiana verrebbero stravolti da un campo gravitazionale con linee di forza principalmente orizzontali.
Le cose si complicano sensibilmente. Con il campo gravitazionale già compromesso dal disco terrestre, la situazione per l’atmosfera non è migliore. Senza gravità, infatti, il layer più esterno della Terra non avrebbe più le capacità di coprire e proteggere il pianeta. Quindi, senza lo strato di gas protettivi, la Terra non potrebbe più contare sulla pressione atmosferica, esponendo vegetali e animali al vuoto e portandoli a morire in pochi secondi. I cieli blu a cui siamo tanto abituati non esisterebbero, tutto si colorerebbe di nero dal momento che i raggi solari non verrebbero più diffusi.
Insomma, una Terra piatta comporterebbe l’eliminazione totale dell’atmosfera, con conseguente perdita della gran parte delle forme di vita. Infatti, le grandi distese di acqua evaporerebbero in poco tempo, a causa della riduzione dei valori di pressione di vapore e atmosferica. Sempre a causa del vuoto dello spazio, le temperature calerebbero drasticamente, quantomeno risolvendo i problemi dell’emergenza climatica, e portando le restanti risorse di acqua a solidificare rapidamente.
La nuova natura del campo gravitazionale di questo strano disco planetario guiderebbe e trasformerebbe anche il clima con i relativi fenomeni. Dal momento che la gravità continuerebbe ad agire e attrarre le masse verso il centro del disco (Polo Nord), le precipitazione sarebbero costrette a cadere proprio in quella posizione. Mentre le zone esterne del disco sarebbero interessate da una strana pioggia che viaggia in orizzontale, solo la zona centrale vedrebbe una pioggia normale.
Lo stesso comportamento si verificherebbe per i moti di acqua presenti in superficie. Quindi, tutte le acque di mari e fiumi fluirebbero uniformemente verso il Polo Nord al centro del disco. Così facendo, nascerebbero grandi e ricchi oceani al centro del pianeta, monopolizzando le risorse di acqua della Terra e lasciando a secco le zone più esterne del disco terrestre.
Un pianeta con un campo gravitazionale totalmente rivoluzionato e senza atmosfera, acqua, luce e forme di vita vegetali o animali. Qualora queste caratteristiche non bastassero, possiamo parlare anche di altre piccole abitudini che saremmo costretti a rivedere su una Terra piatta. Si tratterebbe sicuramente di una civiltà meno tecnologica, non potendo contare sulle innovazioni introdotte dalle applicazioni satellitari. Non potendo ruotare intorno al disco planetario, i satelliti non sarebbero più in grado di fornire il servizio GPS, uno su tutti.
Brutte notizie anche per gli astrofili, senza il noto nucleo terrestre non avremmo campi magnetici e magnetosfera, saremmo così costretti a abbandonare per sempre il fenomeno dell’aurora. Peraltro, le stesse osservazioni si farebbero più noiose, dovendo usufruire tutti quanti della stessa fetta di cielo stellato per tutti i giorni dell’anno. Infine, occorrerà programmare con largo anticipo le vacanze, dovendo calcolare i tempi di viaggio notevolmente allungati a causa della nuova struttura terrestre. Infatti, occorrerà attraversare il disco, non potendo girarci intorno, facendo attenzione alle mura ghiacciate del circolo Antartico (che circondano il disco) e alla grande distesa di ghiaccio Artico presente al centro del disco.