Il polpo di vetro avvistato durante la spedizione della nave Falkor
Durante una spedizione terminata l’8 luglio 2021, un equipaggio composto da ricercatori marini scopre la presenza di un polpo di vetro. Oltre a tale meraviglioso animale, la spedizione ha scoperto nuove specie di animali marini e approfondito la biodiversità delle montagne sommerse.
La spedizione guidata dallo Schmidt Ocean Institute
La spedizione è stata condotta nelle Pacific Remote Islands Marine National Monument degli Stati Uniti, a nord-est della città australiana Sydney. Si è conclusa agli inizi di luglio 2021 dopo 34 giorni, regalando al mondo nuovi filmati che riprendono da vicino diverse specie poco conosciute.
A guidare il viaggio è stato lo Schmidt Ocean Institute, riunendo scienziati di tutto il mondo per documentare le profonde montagne oceaniche. La fondazione Schmidt Ocean Institute, opera senza scopo di lucro, co-fondata da Wendy ed Eric Schmidt, l’ex CEO di Google. Alla spedizione hanno partecipato anche scienziati della Boston University e della Woods Hole Oceanographic Institution.
Il team scientifico ha mappato un’intera aerea oceanica a lungo rimasta nell’ombra. La mappatura ad alta risoluzione ha raccolto dati su oltre 30.000 km quadrati intorno all’arcipelago. Sono 5 le montagne sottomarine esplorate grazie all’uso di un ROV.
La vita del polpo di vetro è ancora un mistero
Il polpo di vetro vive nelle zone afotiche delle regioni tropicali e subtropicali di tutto il pianeta. Le zone afotiche si trovano a circa 1000 metri di profondità e sono del tutto prive di luce. Essendo tali luoghi difficili da raggiungere e studiare, le informazioni sugli esseri viventi che li abitano sono limitate. Gran parte di ciò che è noto deriva dai pochi avvistamenti e dal recupero dei resti ingeriti dai predatori.
Il polpo di vetro, il cui nome scientifico è Vitreledonella richardi, raramente si lascia osservare. Il nome deriva dal fatto che il corpo è quasi del tutto trasparente, al punto da mostrare i nervi e l’apparato digerente. Sappiamo inoltre che il polpo di vetro può vivere fino a 5 anni e raggiungere la lunghezza di 50 centimetri da adulto.
Uno spettacolare doppio incontro con il polpo di vetro
Il polpo di vetro è considerato uno dei cefalopodi meno studiati nel nostro oceano. Ogni avvistamento ci aiuta a capire meglio questa specie ma non solo. Studiare gli esseri viventi nelle profondità oceaniche è necessario per comprendere gli effetti in questi luoghi dei cambiamenti climatici così come dell’inquinamento.
Utilizzando un ROV di nome SuBastian, gli scienziati hanno avvistato con grande sorpresa una coppia di polpi di vetro. Il Dr. Tim Shank, biologo presso la Woods Hole Oceanographic Institution, dichiara che tale incontro ha arricchito le conoscenze a riguardo di tali animali:
“Esaminare le specie che abitano tali profondità ha modificato il modo in cui pensiamo la convivenza degli organismi delle seamounts“.
Oltre ai polpi di vetro, gli scienziati hanno anche catturato filmati di predatori, in particolare squali balena che rubano il cibo ai propri simili. Importante è la raccolta dei campioni che potrebbero aiutarci a capire l’immunità adattiva per future applicazioni alla terapia del cancro e alla somministrazione di farmaci.
Cos’altro sulle misteriose specie che popolano gli oceani?
Gli esseri viventi che abitano gli abissi sono diversi da quelli che vivono in superficie. La loro struttura anatomica e fisiologica è il risultato dell’ottimizzazione naturale che crea esseri capaci di sopravvivere in condizioni estreme. Purtroppo tali animali destano spesso spavento, per l’aspetto e le dimensioni, al punto che nei secoli hanno guadagnato l’appellativo di “mostri”.
Tra le creature meno note, oltre al polpo di vetro, troviamo il calamaro gigante. Questo animale è noto per le leggende marinaresche sul temibile Kraken. Secondo i racconti, il mostruoso calamaro poteva catturare una nave con i suoi tentacoli e trascinarla negli abissi.
Il calamaro gigante è il più grande invertebrato (animale privo di spina dorsale) sul nostro pianeta. Può raggiungere la lunghezza di 14 metri, dove i tentacoli rappresentano la maggior parte del corpo. Come per il polpo di vetro non è facile da avvistare e ciò rende difficile il suo studio. La Dott.ssa Edith Widde, famosa per i suoi risultati nello studio di tali giganti, svela una tecnica per scovare i calamari giganti con l’uso di particolari luci.