Tutte le attività produttive oggi dipendono dalla tecnologia. Ecco perché il cuore pulsante dell’azienda si trova spesso nel locale dove sono alloggiati i server. Questi ultimi, infatti, gestiscono la catena produttiva, ospitano digitalmente tutti i dati inerenti a ordini, spedizioni, documenti sensibili.
Non stupisce, infatti, come un malfunzionamento di poche ore possa arrecare seri danni economici all’azienda. Uno studio condotto da HP in Germania ha dimostrato come le aziende medio/grandi subiscono un danno economico di circa 25.000 euro per ogni ora di down. Il problema ancora più serio riguarda la frequenza di tali interruzioni: il 77% degli imprenditori intervistati hanno riferito di aver avuto problemi con il server durante l’anno.
Giocare d’anticipo, anche in questo caso, è la miglior soluzione. Vediamo, dunque, quali sono le cause più comuni alla base dei malfunzionamenti e come prevenirle.
Alla base di un malfunzionamento temporaneo potrebbero esserci sia cause inerenti all’hardware, ovvero tutto ciò che è contenuto nei rack, sia cause inerenti al software, ovvero errori di sistema risolvibili anche da remoto.
I guasti hardware sono i più temibili, in quanto potrebbero aver danneggiato macchine molto costose. Spesso i problemi sono di piccola entità: le patch cord che connettono le diverse componenti potrebbero essere danneggiate; un sovraccarico di tensione ha mandato in blocco i sistemi; i dischi fissi potrebbero essersi surriscaldati.
Per tutte queste problematiche minori è possibile ovviare acquistando prodotti di qualità, cavi inclusi. Fondamentale anche accertarsi che l’impianto elettrico sia adeguato a gestire la richiesta energetica delle componenti hardware. Massima attenzione va prestata soprattutto al problema del surriscaldamento: il locale server dovrebbe essere costantemente mantenuto a una temperatura bassa e umidità controllata. Secondo alcuni studi, le condizioni climatiche ideali sono di 20-22 gradi con l’umidità al 40%.
Dotarsi di generatori d’emergenza è altrettanto fondamentale, in quanto anche una micro interruzione potrebbe danneggiare il sistema.
Se il problema non è rintracciabile nelle unità fisiche, potrebbe trattarsi di un malfunzionamento del software. Agire su quest’aspetto è relativamente facile, in quanto il servizio di assistenza tecnica può spesso intervenire anche da remoto, ripristinando il corretto funzionamento quanto prima.
Anche qui, però, è necessario fare attenzione ad alcuni aspetti. Bisogna prima di tutto studiare un piano che eviti categoricamente intrusioni aggressive dall’esterno: senza le dovute protezioni, un virus potrebbe causare danni serissimi. È anche assolutamente necessario predisporre dei backup completi, incrementali e differenziali sull’intero archivio.
I sistemi di difesa più comuni sono di tipo IDS (Intrusion Detection System) e sono un argine fondamentale a danni causati da esterni.
A prescindere dalla causa del malfunzionamento, fisica o digitale, esterna o interna, è sempre necessario stilare un documento inerente all’analisi dei rischi. Diffondendolo fra i diretti interessati, sarà possibile avere una linea d’azione immediata per limitare i danni e per riprendere quanto prima le normali attività.