Ci sono 7837 milioni di persone che attualmente vivono sul nostro pianeta, ma quanti sono stati gli uomini e le donne che hanno camminato per la nostra Terra dal 200000 a.C, data indicativa dell’apparizione dei primi Sapiens, fino ad oggi?
Secondo i dati riportati dal PRB (Population Reference Bureau), organizzazione non governativa di Washington DC, aggiornati al 18 maggio 2021, la stima degli Homo Sapiens vissuti sulla Terra si aggirerebbe intorno ai 117 miliardi.
Tale dato è stato calcolato grazie al lavoro del demografo Poston Jr. presso l’università A&M del Texas. Poston, a differenza dei suoi colleghi, fa partire le sue analisi dal 190000 a.C e non dal 50000 a.C e ciò gli permette di ottenere dati di molto più dettagliati. Calcolare il numero di individui che hanno popolato la Terra è quindi un processo molto delicato a metà tra scienza e arte, questo perché per il 99% dell’esistenza umana non esistono dati demografici certi.
Il lavoro condotto dal Dr. Poston Jr. è però solo una continuo di quello che nel 1995 era stato iniziato da Toshiko Kaneda e Carl Haub. I due demografi avevo inizialmente attuato un approccio minimalista partendo con solo due persone nel 50000 a.C. Da essi, utilizzando i tassi di crescita e i differenti parametri di riferimento per la popolazione, si è stimato il numero di nati fino ad allora di circa 106 miliardi individui.
I dati che quindi vengono raccolti e poi riportati dal Population Reference Bureau (PRB) si basano principalmente su tre fattori: il numero di nascite (moltiplicato per un fattore 1000), il tempo che gli esseri umani hanno vissuto sulla Terra ed infine la grandezza media delle popolazioni nelle differenti epoche.
La crescita demografica, per la maggior parte della storia, ha avuto una incremento molto graduale con evidenti rallentamenti dovuti in gran parte a malattie ed epidemie, come la Peste Nera la quale portò ad oltre 100 milioni di morti nell’Impero Bizantino, ma anche dovuti a guerre o disastri naturali.
Questo valore demografico ha avuto tuttavia un leggero incremento nell’epoca moderna grazie al progresso scientifico, farmaceutico e biotecnologico il quale non ha permesso però di evitare che paesi industrializzati come Italia, Giappone, Ucraina ed Ungheria presentassero un tasso di crescita negativo, mentre paesi in via di sviluppo presentavano un tasso di crescita positivo; questo ad indicare che nonostante il progresso nei differenti campi molto spesso nei paesi con uno sviluppo maggiore il numero di persone anziane supera di gran lunga il numero di nascite.
La popolazione mondiale è destinata ad aumentare almeno fino al 2050, infatti nonostante un generale declino della riproduzione, la Terra si arricchisce ancora oggi di 80-100 milioni di nuovi nati l’anno.
Con questo tasso di crescita nel 2050 la popolazione potrebbe raggiungere valori tra i 7 miliardi e i 10 miliardi di persone. La proiezione media si attesta a circa 9 miliardi, dovuta a un calo entro il 2100 del tasso di fertilità fino al raggiungimento di una situazione di stallo a 10 miliardi nel 2200. Di questo passo, il numero dei vivi non supererà mai il numero dei morti.
A cura di Alessia Taurino.