L’interno della Terra non è come abbiamo sempre pensato
La comunità scientifica ha pensato, per oltre mezzo secolo, che il nucleo interno della Terra fosse una solida sfera di lega di ferro compressa circondata da un nucleo esterno liquido. Ma questa nuova ricerca, pubblicata il 20 settembre, sulla rivista “Physics of the Earth and Planetary Interiors”, suggerisce che la sua composizione varia da metallo duro a semi-morbido ed in alcune zone sarebbe addirittura liquido.
Quindi, secondo il gruppo di ricercatori americani, appartenenti all’Istituto di Geofisica e Planetologia delle Hawaii, e giapponesi, secondo lo studio pubblicato, il nucleo interno della Terra non sarebbe del tutto solido.
Al centro della Terra: un mondo nascosto e completamente nuovo
Il nucleo interno della Terra continua ad essere inesplorato. Però già nel 1864 furono formulate delle ipotesi come quella di Jules Verne che pubblicò “Viaggio al centro della terra” ma solo dagli anni 50, gli scienziati hanno capito che il nostro pianeta non è vuoto come predetto da Verne, ma restano comunque delle incertezze in quanto l’interno del pianeta è ancora prevalentemente sconosciuto; l’immenso calore e la pressione sono semplicemente troppo grandi perché qualsiasi sonda umana o artificiale possa viaggiare lì. Per avere un osservazione diretta del nucleo terrestre deve avvenire qualcosa di straordinario ma probabilmente anche terribile per la Terra.
“Più lo guardiamo, più ci rendiamo conto che non è una noiosa massa di ferro”, ha affermato Jessica Irving, sismologa dell’Università di Bristol in Inghilterra, che non è stata coinvolta nello studio.
Onde sismiche permettono una “TAC” alla Terra
Irving, inoltre, chiarisce che l’unico modo che i geofisici utilizzano per comprendere l’interno della Terra è affidarsi alle onde sismiche generate dai terremoti. Misurando queste enormi vibrazioni, è possibile ricostruire un’immagine del funzionamento interno del pianeta in un modo “simile a una TAC di una persona”.
Infatti esistono due tipologie di onde: onde di compressione rettilinee e onde ondulate di taglio. Ogni onda può accelerare, rallentare o rimbalzare su diversi mezzi, mentre attraversa il suolo, in base alla consistenza del materiale che attraversa.
Il nucleo della Terra: le conclusioni di Butler
Per Rhett Butler, geofisico presso l’Hawai’i Institute of Geophysics and Planetology, il nuovo studio è iniziato come una questione di numeri non corrispondenti. Egli notò come le onde sismiche viaggiano attraverso il nucleo fino al lato opposto del globo. Ma le onde di taglio dei terremoti, che avrebbero dovuto passare attraverso una solida sfera di metallo, venivano invece deviate in alcune aree.
Rivalutazione dell’interno della Terra
ButButler era consapevole che la matematica delle onde sismiche era corretta, il che poteva significare solo una cosa: gli scienziati avevano sbagliato la struttura. Quindi sono giunti alla conclusione che le onde osservate avevano una spiegazione se e solo se, invece di essere una palla solida, il nucleo avesse delle sacche di ferro disciolto e semisolido vicino.
Grazie alle onde, secondo Butler, abbiamo visto delle prove della gamma di consistenza del ferro e riusciamo a vedere molti dettagli all’interno del nucleo che non vedevamo prima.
Una ricerca che potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione del campo magnetico terrestre
Altri pianeti, come Marte, hanno un centro liquido ma mancano sia di un nucleo interno che di un campo magnetico, secondo una ricerca della NASA. Pertanto, Butler e Irving credono, una comprensione più profonda del nucleo interno aiuterà gli scienziati a comprendere la relazione tra l’interno di un pianeta e la sua attività magnetica.