L’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato che la percezione di subire un infortunio sul lavoro si è abbassata tra i lavoratori; anche la percezione di contrarre una malattia professionale viene spesso sottovalutata. Il 26% degli intervistati ritiene la probabilità di infortunarsi alta o molto alta e meno del 19% considera alta la probabilità di ammalarsi sul posto di lavoro.
La maggioranza, del 76% e dell’81% ritiene che le possibilità siano basse o addirittura inesistenti. Il rischio viene sottovalutato, ma i dati dell’Inail mostrano un’altra realtà. Nei soli primi 8 mesi del 2021 c’è stato un aumento del 8,5% di denunce di infortunio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e addirittura un 31,5% in più di malattie di origine professionale. Questi dati sono allarmanti, ma potrebbero essere anche più gravi perché potrebbero essere sottostimati.
Infatti una Relazione dell’Inail ha fatto emergere che ben l’86,57% delle aziende ispezionate non è regolare con i pagamenti dei premi di assicurazione contro gli infortuni. Gli infortuni sono in crescita e questo è un dato di fatto. Vediamo insieme perché la sicurezza sul lavoro viene sottovalutata, che cosa si può fare per aumentare la percezione dei reali rischi e di conseguenza per aumentare i livelli di sicurezza sul lavoro.
Uno dei motivi che porta le persone a sottovalutare il rischio effettivo è quello che riguarda i bias cognitivi: si tratta di errori nelle valutazioni. Le discrepanze valutative riguardano i diversi livelli operativi. Chi sottovaluta maggiormente i rischi è il personale più esposto al rischio. Prendendo in esame tre gruppi di personale, come lavoratori edili, supervisori e responsabili di cantiere, si nota come la differenza di percezione sia notevole.
Ciò che emerge da questi studi richiede attenzione e dimostra come sia necessario intervenire sui diversi tipi di lavoratori attraverso una formazione personalizzata.
La formazione continua è la chiave in queste circostanze. È molto importante monitorare i cambiamenti delle percezioni, ma soprattutto insistere con una formazione continua e la prevenzione. Informare e formare adeguatamente il personale scongiura il rischio e insegna quello che è il reale rischio sui luoghi di lavoro. Inoltre una corretta informazione e formazione sia sui rischi che sui comportamenti da adottare e di dispositivi di protezione da utilizzare fa percepire quali sono i rischi e quali modi di proteggersi. L’infortunio e la malattia professionale hanno un costo elevato in termini individuali e sociali, è un costo e un danno per l’intera collettività. Di conseguenza una buona prevenzione è fondamentale.
Non bastano le misure di sicurezza, è necessario che i lavoratori conoscano e percepiscano l’importanza dell’utilizzo di dispositivi di protezione e dell’adozione di comportamenti idonei. L’informazione e la formazione deve avvenire in modalità utili e tenere conto dei vari livelli operativi.
Oltre alla formazione obbligatoria per legge circa i rischi per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, è bene predisporre una adeguata segnaletica, implementare i sistemi di protezione collettivi ed individuali e ovviamente informare il personale sul corretto utilizzo. Inoltre, nell’ambito della sicurezza la prudenza non è mai troppa. È stato dimostrato infatti che anche la sola presenza di poster informativi circa i rischi aumentava tra i lavoratori la percezione del reale pericolo e, di conseguenza, la soglia di attenzione sui luoghi di lavoro.
Questo è particolarmente utile in quegli ambienti dove si eseguono movimenti ripetuti e automatici e il lavoratore tende a sottostimare il rischio e a sopravvalutare la propria capacità di fronteggiare eventuali pericoli. Come abbiamo visto uno dei problemi più grandi è proprio il bias cognitivo e il modo migliore per combatterlo è una corretta formazione. Alitec srl è una società di consulenza con esperienza pluriennale nell’ambito della sicurezza sul lavoro.